Conosco molto bene la Sala San Luigi, sia per aver sostenuto gli ultimi lavori di restauro su progetto dell’architetto Annalisa Balzoni e dell’ingegnere Franco Faggiotto che risalgono al 2019, sia per la frequentazione assidua, considerata la buona programmazione di film, di spettacoli teatrali e di eventi. Proprio per questo vorrei far presente che l’immobile è stato costruito nel 1893 e non nel 1945, come da più parti è stato scritto. Nell’immediato dopoguerra avvenne la trasformazione in sala cinematografica (denominata Cinema Italia), la quale fu oggetto di un successivo intervento di ristrutturazione nel 1965, per poi essere chiusa nel 1979 e riaperta vent’anni dopo.
Lo storico Teatro San Luigi edificato su progetto di Vincenzo Pantoli è un tipico esempio di architettura forlivese dell’Ottocento, la cui facciata com’è chiaramente visibile è contraddistinta dalla sobrietà e da un’ampia finestra “termale” divisa in due e impreziosita da colonne tuscaniche.
La costruzione dell’attiguo oratorio, gestito anch’esso dai Salesiani e luogo della memoria del Novecento forlivese, risale al 1952 ed è dotato di un’altra sala teatrale. Fu qui che sacerdoti come don Giuseppe Prati (don Pippo), don Pietro Garbin e don Francesco Ricci seppero trasmettere valori educativi e culturali. In queste sale iniziò la carriera il grande drammaturgo forlivese Diego Fabbri e si formò lo studioso Roberto Ruffilli, ucciso dalle Brigate Rosse in città il 16 aprile 1988.
Anche in ragione di questi elementi storici occorre sottolineare che rappresenta sicuramente un’ottima notizia l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno da parte del Consiglio regionale che intende sostenere il recupero delle storiche sale cinematografiche e teatrali. Una decisione che considero molto positiva anche in ragione del fatto che alla fine degli anni Settanta del secolo scorso quando, unitamente a Francesco Romanelli, ho contribuito ad evitare la chiusura certa del Cinema Saffi e dell’Arena Eliseo non si potè contare su nessun sostegno pubblico, a parte qualche modesto contributo del Comune di Forlì per la programmazione di rassegne cinematografiche che ebbero un notevole successo.
L’ordine del giorno in questione incarica la Giunta della Regione Emilia-Romagna a reperire risorse per la riqualificazione e l’esecuzione di opere di straordinaria manutenzione, nonché di restauro, di questi storici locali, pubblici o privati, in particolare delle monosale e delle piccole multisale. Di tale decisione si è dichiarato soddisfatto Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale forlivese, che in più occasioni ha affermato che gli stanno a cuore le sorti della Sala polivalente San Luigi. Ora in base al documento, da lui presentato e approvato, la proprietà del locale di via Nanni potrebbe in prospettiva essere sostenuta dalla Regione, anche contribuendo alle eventuali spese correnti per la sua riqualificazione, che non era stato previsto, e non solo per quelle di investimento strutturale.
Gabriele Zelli