«Sono Indrit Softa, di nazionalità albanese ma italiano d’adozione, ho quasi 50 anni. Poco più che 16enne sono emigrato in Italia, da Durazzo a Brindisi, quando ci fu quella ondata di oltre 25.000 persone. A settembre dello stesso anno mi sono iscritto all’Istituto alberghiero di Matera, per poi conseguire il diploma con grandi sacrifici. Mi sono diplomato e mentre studiavo, per mantenermi, ho appreso anche il mestiere di elettricista. Nel 1996 mi sono iscritto a giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli, non potendo purtroppo completare il corso di laurea per ragioni economiche. Nel corso dell’anno 2000 mi sono trasferito a Forlì, portando in seguito anche la mia famiglia. Attualmente vivo e lavoro, come artigiano elettricista, a Forlì. Da sempre sono appassionato di politica» spiega il candidato di RinnoviAmo Forlì.
«Ho iniziato a partecipare attivamente alla vita politica forlivese nel 2020. Ho scelto, per questo mio primo approccio alla libera impresa e al lavoro come realizzazione personale, il partito di Forza Italia. Vi sono rimasto per 4 anni, assumendo anche ruoli di responsabilità. Fino a qualche tempo fa ho ricoperto il ruolo di vicecoordinatore seniores per la provincia di Forlì-Cesena. Ho, però, ritenuto opportuno uscirne il mese scorso a seguito di alcune scelte fatte dagli attuali dirigenti locali. Perché ho assunto questa decisione non certo facile? Credo nella politica come impegno civico, non solo nella condivisione e confronto degli ideali che ci accomunano, ma soprattutto nella correttezza dei comportamenti di chi milita in una formazione partitica. Pretendo, e offro, lealtà, trasparenza e coerenza fra ciò che si dice e ciò che poi si fa. In ragione di ciò, ad un certo punto della mia esperienza in Forza Italia, mi sono sentito a disagio. Non volendo rinunciare a “fare politica” mi sono, pertanto, ”guardato attorno”, cercando un’alternativa» insiste Softa.
«Cercavo un gruppo, un’associazione in cui il confronto degli aderenti fosse pacato. Ho trovato la risposta a questa mia ricerca quando ho avuto l’opportunità di conoscere l’associazione ”Rinnova Forlì” e la lista ”RinnoviAmo Forlì”. Questa, infatti, a mio modesto avviso, testimonia valori e principi tipicamente propri di una formazione di centro, riformista e progressista. Principi e valori quali: il rifiuto di ogni estremismo ideologico; il proporre incisive azioni di cambiamento concretamente realizzabili; il promuovere politiche intelligenti di accoglienza e di integrazione; il ”fare squadra” con le altre istituzioni e con le risorse della società civile; il prospettare una ”visione” organica e sfidante del futuro della città. Inoltre, i contenuti del programma elaborato dalla lista sono gli unici a caratterizzarsi per il loro ampio respiro, una ricca articolazione tematica, indicazioni originali, nessuna banalità» continua.
«Ho subito notato inoltre, nella lista si realizza il giusto ”mix” fra la passione di molti giovani e l’esperienza maturata da militanti di “lunga data” della politica forlivese. Si fondono competenze e conoscenze relative ad una molteplicità di settori. Si avverte un comune sentire pur nella diversità delle provenienze di origine. Da imprenditore vedo più concretezza e attenzione allo sviluppo economico in RinnoviAmo Forlì che nelle realtà di Zattini. Infine, e non è cosa da poco, mi sono sentito subito ben accolto e supportato nella realizzazione, esplicitamente dichiarata, di questo mio nuovo impegno pre-elettorale: poter essere un fattore che favorisca sempre di più l’integrazione della comunità albanese all’interno di quella forlivese. Desidero dare un apporto concreto per il raggiungimento di questo obiettivo. Lo avverto come un debito morale nei confronti di una città che ci ha accolti con fiducia e rispetto» conclude Indrit Softa.