“L’odierna sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Forlì in favore dei miei cinque assistiti ha un significato del tutto particolare perché per la prima volta viene accertato e dichiarato il diritto di omaggiare Benito Mussolini a Predappio con il Saluto Romano ed il Rito del Presente” a dirlo è l’avvocato Francesco Minutillo, difensore degli imputati ed autore del libro “Anche i Fascisti hanno diritti. Settant’anni di processi al saluto romano”, che poi commenta: “Ora a Predappio si potrà tornare a commemorare degnamente l’anima di Mussolini senza dover ricorrere a surrogati imposti da una persecuzione giudiziaria che negli ultimi anni aveva raggiunto dei picchi veramente ingiustificabili. Il mio auspicio ed il mio appello, dopo questa lunga battaglia giudiziaria è che se ne colgano appieno i frutti e che in futuro a Predappio i momenti commemorativi siano organizzati da persone ben più meritevoli di quelle che nell’aprile scorso avevano omesso financo ogni e qualsiasi accenno spirituale al raduno, eliminando totalmente il sacro Rito del Presente per sostituirlo con un comune minuto di silenzio. Auspico anche che da parte del Sindaco e del Comune di Predappio non ci siano più atteggiamenti o commenti di insofferenza nei confronti dei partecipanti alle commemorazioni: chi prega va rispettato, chiunque esso sia, soprattutto se non compie nulla di male”.
Entrando nel merito tecnico, Minutillo spiega anche che: “dopo quella di Ravenna tre settimane fa, questa di Forlì è la seconda sentenza consecutiva che assolve il saluto romano durante un rito commemorativo. In questo caso si è giunti sino alla fine del dibattimento e la formula assolutoria utilizzata dal Giudice è stata netta: “il fatto non sussiste. È stata dunque esclusa in nuce l’applicabilità della Legge Mancino così come ipotizzato dalla Procura che faceva assurgere il saluto romano a simbolo ed atto propagandistico di movimento del razzista. Si tratta di una applicazione concreta delle Sezioni Unite di gennaio anche se dovremo attendere le motivazioni del Tribunale di Forlì che verranno depositate tra quaranta giorni”.