Confcommercio: “La Camera di Commercio non è più la casa delle imprese“

Alberto Zattini e Roberto Vignatelli Confcommercio

Cosa ha fatto la Camera di commercio per la piccola e media impresa?“. Questa la domanda che pongono alla città Roberto Vignatelli e Alberto Zattini, rispettivamente presidente e direttore di Ascom-Confcommercio. L’associazione di categoria, come noto, non ha sostenuto la nomina alla presidenza dell’ente camerale di Carlo Battistini, in carica dal 31 maggio 2022 (ci resterà fino alla fine di maggio del 2027).

Facciamo nostre le parole pronunciate poche settimane fa dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ribadite poi dal nostro presidente nazionale, Carlo Sangalli, relative alla centralità della piccola e media impresa – argomentano i due dirigenti -. Dopo oltre due anni di ‘cura Battistini’, possiamo dire che quella che avevamo avuto come percezione di scarso interesse verso le nostre realtà imprenditoriali si è trasformata in certezza. Non avremmo voluto esprimere un giudizio così netto, ma a parlare sono gli atti (o meglio: quelli che non sono stati compiuti dalla giunta guidata da Battistini. Magari tutta l’attività dell’ente camerale è puramente burocratica – il che risulterebbe comunque di difficile comprensione – ma allora che senso ha la Camera di commercio? Non dovrebbe sostenere e rilanciare le attività imprenditoriali? Noi rileviamo l’impatto ‘zero’ delle politiche dell’ente sulle piccole e medie imprese“.

Un possibile Battistini-bis è di là da venire, ma gli ambienti economico-istituzionali sono già in subbuglio. “Abbiamo rilevato il malessere strisciante parlando con importanti esponenti istituzionali. Bene, noi facciamo nostro questo sentimento, ribadendo ciò che non abbiamo mai nascosto: così la Camera di commercio non va, non funziona, non incide. La nostra preoccupazione è che per la prossima legislatura ci possa essere un bis di questa assenza di sostegno al mondo imprenditoriale, il che sarebbe totalmente inaccettabile. Non dimentichiamoci che la pmi è l’ossatura principale del nostro tessuto economico“.

Un altro aspetto che preoccupa Vignatelli e Zattini: “Segnaliamo la poca attenzione verso il territorio Forlivese. Tutti parlano del superamento dei campanili, ma questo non soltanto non sta avvenendo, anzi. Si sta penalizzando la nostra area. Il mondo economico cesenate può giovare del sostegno di un ambito politico in grado di portare a casa risultati, mentre per Forlì c’è molta distrazione da parte della Camera di commercio. Dove sono gli sforzi e gli interventi per il nostro territorio? O mancano, o quando ci sono non sono all’altezza delle problematiche. Ci chiediamo cosa è stato fatto, e cosa la Camera di commercio intenda fare, per favorire il superamento del ricambio generazionale, nonché per sviluppare le imprese innovative, giusto per citare un paio di temi contenuti nel programma pluriennale dell’ente. Battistini si è mostrato inadeguato: tutto, purtroppo, come avevamo previsto”.

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