«Ad oltre un anno dalla tragica alluvione, purtroppo, l’ammontare dei rimborsi stanziati dal governo rimane insufficiente rispetto alla gravità dei danni subiti dal territorio romagnolo, stimati in quasi 9 miliardi di euro, di cui oltre 3,5 di danni a privati. Oltre a ciò, la presenza di procedure troppo spesso burocratiche e farraginose sta ostacolando l’accesso anche alle risorse già disponibili, tanto è vero che, secondo i dati più recenti, le domande di indennizzo approvate con decreto commissariale sono appena 250, su una platea di quasi 90.000 famiglie e imprese danneggiate dall’esondazione. Il recente decreto legge ha finalmente previsto lo stanziamento di risorse anche per ristorare i danni subiti ai beni mobili, incomprensibilmente esclusi per oltre 12 mesi da ogni tipo di rimborso, ma ha tuttavia definito un massimale di indennizzo non superiore alla cifra di 6.000 euro per ogni abitazione. È evidente che tale cifra non può garantire adeguato sostegno a famiglie che hanno visto, in molti casi, distrutto o gravemente danneggiato l’intero mobilio, elettrodomestici inclusi» si legge in una nota congiunta dei gruppi consiliari di minoranza del Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Rinnoviamo Forlì.
«Negli scorsi giorni, raccogliendo gli appelli di istituzioni e di soggetti del nostro territorio, tutte le forze di opposizione (Pd, Cinque stelle, Verdi-sinistra, Azione e Italia viva) hanno presentato al Senato, in maniera congiunta, un emendamento al “Dl Ricostruzione” che propone di innalzare il massimale degli indennizzi per i beni mobili distrutti dall’alluvione sino a 30.000 euro, cifra da parametrare al numero dei vani delle diverse abitazioni. La modifica del decreto in sede parlamentare rappresenta l’unica soluzione possibile per superare l’incomprensibile atteggiamento del governo che, in sede di conferenza unificata, nonostante il parere favorevole della stessa strutturale commissariale, ha espresso un nuovo rifiuto nei confronti di quella che è una proposta di mero buon senso, il cui accoglimento permetterebbe di superare una lunga stagione di impasse sul ristoro dei beni mobili, accelerando la ripartenza del nostro territorio. A fianco dell’innalzamento dei massimali, è necessario studiare soluzioni adeguate per permettere alle famiglie di ricevere il ristoro celermente e prevedere inoltre modalità di anticipo della somma a tutti quei nuclei che, a causa dell’elevato ammontare della spesa, non hanno ancora potuto ricomprare tutti i mobili e gli elettrodomestici andati perduti, trovandosi costrette ad arrangiarsi con soluzioni di ripiego» insistono le minoranze.
«Di fronte a istanze talmente di buon senso riteniamo che le istituzioni locali non possano dividersi sulla base di logiche di natura politica ma debbano far fronte comune per il bene dei cittadini. Chiediamo quindi al sindaco e alla Giunta di esprimere pubblicamente la propria adesione all’appello per la modifica del massimale sui rimborsi e di attivarsi per sollecitare i parlamentari del nostro territorio a contribuire a una rapida approvazione dell’emendamento».