“La passione dei romagnoli per il ballo” nella rassegna la Romagna siamo noi

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Dopo il primo appuntamento dedicato alla fiaba e al gioco, che è stato seguito da un folto pubblico, proseguono nell’anfiteatro dell’area verde di via Dragoni 52 a Forlì, gli incontri della rassegna “La Romagna siamo noi“, patrocinati dall’Istituto Friedrich Schürr. Il ciclo di eventi ideato da Giancarlo “Gianni” Giunchi, dell’Associazione Il Parco dei Ragazzi, e da Laura Giunchi, di Ciacarêda Rumagnôla, con la collaborazione tecnica dei fotografi Tiziana Catani e Dervis Castellucci, intende mettere in risalto le caratteristiche dei romagnoli in modo ironico e divertente e nel contempo approfondendo alcuni aspetti. Una narrazione condotta da ospiti sempre diversi e da Fabrizio “Caveja” Barnabè di Faenza, insegnante di romagnolo, autore, musicista e divulgatore, sostenuta da Gabriele Zelli, cultore di storia locale.

Nell’appuntamento di mercoledì 17 luglio, alle ore 20,30, verrà presa in considerazione la passione dei romagnoli per il ballo. Un’infatuazione nata verso la fine dell’Ottocento quando i vecchi balli, cosiddetti staccati perché il ballerino e la ballerina non si toccavano, furono soppiantati dai valzer, dalle polke e dalle mazurke di Carlo Brighi (Zaclèn), che prevedevano e prevedono un forte abbraccio fra la coppia che balla. All’epoca questo atteggiamento fu giudicato scandaloso, scabroso e pruriginoso e quindi inammissibile dalla Chiesa Cattolica, tanto che avviò una vera e propria crociata contro i balli di coppia allo scopo di vietarli. Ma non servì a nulla, anzi le occasioni per ballare proliferarono ovunque fino ad arrivare negli anni Cinquanta del secolo scorso ad avere ovunque balere dove poter dar vita a sfrenati veglioni danzanti.

Alla serata, che sarà allietata dal Trio Iftode che eseguirà brani della tradizione popolare romagnola, parteciperanno Riccarda Casadei, figlia del musicista Secondo, e alcuni ballerini della scuola di ballo New Dance Club di Forlì.

La terza e ultima serata di “La Romagna siamo noi” dedicata a dialetto e alla poesia dialettale sarà in programma mercoledì 24 luglio, sempre alle ore 20,30, con la partecipazione di Laura Turci (Meldola), poeta, Giuseppe Bellosi (Fusignano), etnologo e studioso della letteratura romagnola, e Francesco Gobbi (Cesena), attore. In caso di maltempo gli incontri si svolgeranno presso la sala parrocchiale della chiesa di San Paolo, via Pistocchi 19.

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