Giovanni Cimatti, con i suoi 107 anni compiuti il 30 giugno scorso, è il “super nonno” del Comune Forlì. L’ex finanziere, infatti, è uno dei 58 centenari e ultracentenari, di cui 48 donne e 10 uomini, residenti in città. “I nostri anziani rappresentano una grande ricchezza perché sono una testimonianza di resilienza, coraggio e speranza per le future generazioni, per i nostri giovani prima di tutto” dichiara l’assessore Angelica Sansavini.
La fotografia della longevità forlivese è molto articolata e vede 23 persone che hanno già spento le 100 candeline, di cui 3 maschi e 20 femmine, 15 che hanno compiuto 101 anni, di cui 13 donne e 2 uomini, 11 che hanno tagliato il traguardo dei 102 anni, divisi tra 9 donne 2 uomini, 5 103enni, di cui 4 femmine e un maschio, un 105enne e una 105enne, una 106 enne e, appunto, un 107enne.
La maggior parte di questi nonnini e nonnine, 10 uomini e 39 donne, si gode il traguardo straordinario della propria longevità a casa, con figli, nipoti e familiari, assistiti da un operatore o un’operatrice socio sanitaria. Per contro, sono solo 9 le centenarie ospiti di case di riposo, case protette e case famiglia per persone più fragili.
“Quando si condividono notizie come questa non si può che essere attraversati da un moto di tenerezza – prosegue l’assessore -. 58 è un numero bellissimo per altrettante nonnine e nonnini forlivesi. Un traguardo che è personale, delle famiglie ma anche di tutta la comunità cittadina. Un risultato che, in qualche modo, non ci stupisce. La nostra, infatti, è una società che mette al centro le persone più fragili, le loro esigenze e quelle delle famiglie di cui fanno parte. L’ampia offerta di strutture di accoglienza, servizi e realtà del terzo settore a livello locale garantisce standard elevati di ospedalizzazione e welfare domestico ma, alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione italiana, le politiche per la terza età saranno sempre più dirimenti nei prossimi anni. Quest’Amministrazione, in stretta continuità con la precedente, continuerà a investire risorse importanti a sostegno delle persone più vulnerabili e a garantire una rete di servizi sociali efficiente e diffusa in tutto il territorio.”