Forlì ricorda le vittime dell’attentato di mafia di via D’Amelio

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Oggi venerdì 19 luglio, in occasione del 32° anniversario della Strage di via D’Amelio, nella quale persero la vita il magistrato Paolo Borsellino e alcuni agenti della sua scorta, l’Amministrazione Comunale ha ricordato il massimo sacrificio con una composizione commemorativa al cippo di piazza XX Settembre presso il Tribunale, e al toponimo di piazza Falcone e Borsellino.

La figura di Paolo Borsellino – affermano il vicesindaco Vincenzo Bongiorno e l’assessore alla legalità Emanuela Bassi – deve essere presente quotidianamente come esempio di giustizia e impegno civile contro tutte le mafie e le forme di criminalità. Insieme a lui ricordiamo anche il magistrato Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, uccisi dalla mafia nell’attentato di Capaci il 23 maggio 1992, e tutte le donne e gli uomini delle scorte che insieme a loro persero la vita in adempimento del proprio dovere e in fedeltà ai valori della Repubblica Italiana“.

L’Amministrazione Comunale di Forlì, insieme al Tribunale e alla Procura della Repubblica, e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, ha ricordato le figure di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e le scorte con una manifestazione dedicata ai valori della legalità che si è svolta il 23 maggio 2024.

Noi non dimentichiamo quella stagione di stragi organizzate dalla mafia che insanguinò il 1992, prima quella di Capaci, il 23 maggio, dove perirono il magistrato antimafia Giovanni Falcone, la moglie e tre agenti di scorta, e solo 57 giorni dopo quella di via D’Amelio a Palermo, quando rimasero uccisi il magistrato Paolo Borsellino e cinque agenti di scorta. Due magistrati coraggiosi, di altissimo profilo morale e professionale, due figure luminose di italiani impegnati seriamente e concretamente nella guerra a Cosa Nostra per il prevalere della giustizia su ogni intreccio criminale. Che il loro esempio, il loro insegnamento e il loro sacrificio, come quello dei loro agenti di scorta, rimanga sempre a guidare le nostre azioni come componenti delle Istituzioni e come italiani per assicurare al nostro paese un futuro più giusto e sicuro” è il commento dell’onorevole della Lega Jacopo Morrone.

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