Alcuni giorni fa, su “La Lettura” del “Corriere della Sera”, Roberto Volpi osservava che la vita media degli italiani sta tornando ai livelli del 2019. Siamo così in grado di stimare la perdita effettiva di persone patita in Italia a causa del Covid: 106.000, con buona pace dei negazionisti (di governo o di opposizione). Quanto una guerra.
Questo è il dato che finirà nei libri di storia. Certe aree sono state più colpite: se nel 2020 la vita media in Italia è scesa da 83,16 a 82,08 anni, a Bergamo è precipitata a 79,7 anni. Ci ricordiamo tutti i camion dell’esercito in fila con le bare. Insomma, adesso i dati sicuri non mancano. Si potrà discutere dell’efficacia delle misure adottate: ma sulla drammatica e letale dimensione dell’epidemia, la più terribile dopo la “spagnola”, no. Gli italiani, e non solo, dimenticheranno presto, tuttavia. È sempre successo così, nella storia.
Roberto Balzani