La 16° SS Panzergrenadier Division “Reichsführer SS” fra l’estate e l’autunno del 1944, 80 anni fa, in particolare fra la Toscana e l’Emilia, eliminò oltre un quinto di tutti i civili italiani morti nel corso delle rappresaglie e della distruzione di paesi, frazioni e cascine durante l’occupazione del 1943-45. Erano per lo più giovani del 1924-27, allevati dal nazismo e senza altra esperienza di guerra.
Spesso avevano abiurato la fede tradizionale per la “religione” neopagana del Reich. “Soldati politici” sono stati giustamente definiti. Chi li ha incontrati difficilmente ha potuto distinguerli di primo acchito dagli altri militari della Wehrmacht. Quando se ne è reso conto, stavano già fischiando i colpi di mitragliatrice, esplosi per saturare l’area di uccisione e assassinare tutti – uomini, donne, vecchi e bambini – senza neppure mirare. Più impersonale. Più facile.
Roberto Balzani