Patente a crediti, le perplessità di Confartigianato

alberto camporesi confartigianato

La richiesta di rinviare l’entrata in vigore della patente a crediti per le imprese operanti in edilizia formulata nei giorni scorsi anche dalla Confederazione nazionale non vuole essere una sottovalutazione del tema della sicurezza, bensì uno strumento per consentire a imprese e lavoratori autonomi un congruo periodo per adeguarsi al nuovo sistema che entrerà in vigore, fra mille incertezze, il 1° ottobre.

Alberto Camporesi vicesegretario di Confartigianato di Forlì (nella foto) chiarisce la posizione sul tema, evidenziando che la legge prevede un provvedimento attuativo con le indispensabili informazioni e indicazioni sulle modalità per richiedere il documento a oggi non ancora reso disponibile. “La sicurezza sul lavoro è la nostra priorità da sempre, la titubanza nasce dallo strumento adottato e dalle modalità con cui dovrà essere introdotto. Il timore è che si trasformi nell’ennesima imposizione vessatoria per le aziende che già operano nel pieno rispetto della normativa, lasciando fuori gli irregolari e il sommerso, che sfuggono dalle maglie del provvedimento”.

Continua il vicesegretario: “come Confartigianato abbiamo posto l’accento su un dato incontrovertibile: la mancata pubblicazione, a oggi, del decreto attuativo, il cui schema era stato presentato alle parti sociali lo scorso 23 luglio, rende praticamente impossibile l’avvio del nuovo sistema alla data prevista. Non abbiamo nemmeno indicazioni circa l’operatività del portale che dovrà consentire a imprese e lavoratori autonomi di presentare la domanda di rilascio della patente, nonché in merito alle modalità di utilizzo e di gestione dello stesso. Da qui le nostre perplessità, la patente a crediti può sicuramente essere un passo verso la qualificazione del settore, ma devono essere introdotti dei correttivi che, a oggi, non sono presenti”.

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