Europa Verde: «Basta creare ulteriore panico per scopi elettorali»

Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi Europa Verde

«La campagna elettorale è iniziata e purtroppo si sta rivelando assai più squallida delle volte precedenti perché alcuni, cercando di sfruttare i problemi delle persone alluvionate e le paure di tanti cittadini che temono il ripetersi dei drammi che abbiamo conosciuto, non esitano a diffondere messaggi che accrescono preoccupazioni e insicurezza. In momenti come questi il senso di responsabilità e i doveri istituzionali dovrebbero indurre tutti coloro che sono investiti di pubbliche funzioni o di qualche forma di rappresentanza ad astenersi dal lanciare messaggi tanto errati sotto il profilo tecnico quanto politicamente privi di riscontro con la realtà. Veniamo ai fatti: un attivissimo esponente di un quartiere, noto sostenitore del centrodestra, ininterrottamente sui social lancia gridi di allarme per pericoli derivanti da argini in cattive condizioni, chiuse danneggiate, cataste di legname ammassate e ad esso si è prontamente associato l’assessore Petetta esprimendogli pieno sostegno» è l’attacco di Alessandro Ronchi e Cristina Mengozzi di Europa Verde.

«Se li avessero guidati onestà intellettuale e rispetto istituzionale e non la campagna elettorale, assessore e rappresentante di quartiere si sarebbero dovuti attivare presso gli organismi che hanno il compito di mettere in atto gli interventi a protezione di cittadini e cose, indicandogli i problemi, nonostante questi ultimi li conoscano assai meglio e con maggiore cognizione di causa. Tanto è vero che la Protezione Civile ha già rimediato alle inefficienze del Consorzio di Bonifica che per un anno e mezzo non ha fatto nulla per la chiusa e sta completando i lavori di somma urgenza per la sua sistemazione. Ma le due personalità anzidette dovrebbero anche rendersi conto che in occasione della alluvione del 18-19 settembre il quartiere Romiti si è salvato dall’allagamento e che se l’argine ha retto alla forza della imponente massa d’acqua scaraventata a valle è grazie ai lavori effettuati dopo gli eventi del 2023» precisano gli esponenti di minoranza.

«Riteniamo che le personalità anzidette avrebbero dovuto occuparsi anche del quartiere San Benedetto che ha subito nuovi allagamenti con acqua che proveniva dalle fogne cittadine, come hanno testimoniato e dimostrato molti cittadini del luogo. Vorremmo che spiegassero perché non hanno lanciato alcun allarme e chiamato alle proprie responsabilità i diversi titolari del sistema fognante, Comune ed Hera e anche le Ferrovie di Stato per un suo fosso abbandonato che corre accanto ai binari, perché non hanno fatto ciò che dovevano. Vicinanza politica? Propaganda? Campagna elettorale? La situazione è già grave e urgente, è il caso che tutti i livelli istituzionali si assumano la loro responsabilità, collaborino e facciano tutto il possibile per risolvere le cause di rischio: davanti abbiamo autunno e inverno e non è tollerabile che le giuste paure dei cittadini delle zone alluvionate vengano coinvolte in un gioco di scaricabarili a soli fini elettorali» concludono Ronchi e Mengozzi.

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