Proseguono i lavori del gruppo di lavoro sulla sanità voluto dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini e coordinato dal professore Claudio Vicini, con il coinvolgimento attivo di medici, professionisti e operatori del territorio direttamente impegnati sul campo. Nel nuovo incontro, che si è svolto lunedì scorso in Municipio, si è proceduto all’ascolto di Gabriella Fabbri, esponente del Comitato consultivo misto che ha lo scopo di rappresentare pazienti e utenti dell’ospedale Morgagni-Pierantoni.
“È stato un confronto molto utile, da cui è emersa la necessità di lavorare insieme per individuare ogni azione utile a proteggere l’impegno del personale medico del Pronto Soccorso – spiega il sindaco Zattini. Le aggressioni al personale sanitario stanno diventando sempre più frequenti e pericolose, tanto da rischiare di pregiudicare l’attività e il ruolo dei nostri professionisti e di tutti coloro che si prendono cura della salute pubblica. È una situazione inaccettabile a cui dobbiamo prestare la massima attenzione”.
“È stato un altro incontro importante, un’altra tappa del nostro percorso di lavoro, necessaria per fare il punto sulle criticità e le esigenze di chi frequenta il nostro ospedale per ragioni di cura – aggiunge il professore Claudio Vicini – la violenza contro gli operatori sanitari è un fenomeno diffuso e generalizzato che rischia di compromettere la qualità del servizio pubblico. Nei prossimi mesi, grazie agli spunti emersi con Gabriella Fabbri, elaboreremo proposte di lavoro che vadano a beneficio di utenti e lavoratori”.
Sul fenomeno delle aggressioni nei confronti del personale sanitario, al centro del nuovo incontro del gruppo di lavoro sulla sanità voluto dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini e coordinato da Claudio Vicini, interviene anche Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni per Fdi. “Ringrazio il sindaco e il professore Vicini per aver acceso i riflettori su un fenomeno ancora troppo sottovalutato. È inaccettabile che chi si dedica con professionalità e sacrificio alla cura e alla salute dei cittadini diventi vittima di violenze verbali e fisiche – dichiara Pompignoli – serve una risposta concreta e tempestiva da parte delle istituzioni, a tutti i livelli”.
Pompignoli torna sulla richiesta, avanzata alla Regione alcuni mesi fa, di istituire un Osservatorio regionale dedicato alla tutela del personale sanitario “che abbia il compito di monitorare il fenomeno negli ospedali, raccogliere segnalazioni, ma soprattutto proporre misure preventive e garantire presidi di sicurezza. Purtroppo – sottolinea Pompignoli – il mio emendamento che proponeva la creazione di questo Osservatorio e lo stanziamento di risorse per la tutela dell’intero settore è stato bocciato dalla maggioranza di sinistra, nonostante altre realtà regionali abbiano dimostrato l’efficacia di tali strumenti. È un fatto grave, che dimostra come la Regione non stia dando sufficiente priorità alla protezione del nostro personale sanitario”.
“L’istituzione di un Osservatorio potrebbe fornire una risposta più strutturata e organica, garantendo una collaborazione ancora più efficace tra le istituzioni locali, il personale sanitario e le forze dell’ordine. Il nostro personale sanitario merita rispetto e protezione. È ora che la Regione Emilia-Romagna intervenga in maniera decisa, mettendo in campo tutte le risorse necessarie per tutelare questi professionisti indispensabili” conclude Pompignoli.