Arrivano notizie incoraggianti dalla campagna olivicola nel Forlivese. Da una ricognizione di Confagricoltura tra i propri associati emerge, infatti, un quadro positivo sia per la qualità che per i quantitativi, che sono tornati a livelli soddisfacenti, dopo le difficoltà riscontrate negli ultimi anni. “Siamo soddisfatti dell’andamento della raccolta – commenta Carlo Carli, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini -. Il clima di questa estate, che ha messo in difficoltà diverse colture, è stato invece favorevole per l’olivo. Le alte temperature hanno infatti reso la vita più difficile alla mosca dell’olivo, insetto parassita che solitamente attacca le olive penetrando nel frutto. Con le temperature fino a 40 gradi, registrate ad agosto, lo sviluppo di questo insetto è stato limitato, garantendo così la qualità del prodotto“.
Anche le piogge delle ultime settimane non hanno causato problemi alla coltura. “Hanno interrotto il forte caldo estivo e la siccità, che se fosse continuata avrebbe causato gravi danni alle coltivazioni, come accaduto in passato – spiega Gianluca Tumidei, presidente della sezione Olivicola di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini -. Fortunatamente, questo scenario è stato in gran parte evitato, e la quantità del prodotto è tornata ai livelli del 2021“.
Per Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini è ora importante che il costo della molitura – il processo meccanico in cui le olive vengono pressate per estrarre l’olio grezzo – vada incontro alle esigenze degli agricoltori. “Ci auguriamo che, con l’aumento delle quantità lavorate, i costi possano essere pensati per venire incontro alle esigenze dell’olivicoltore il quale a sua volta deve essere in grado di valorizzare il più possibile il proprio prodotto, tenendo conto anche dell’offerta estera. Solo così la marginalità nella commercializzazione dell’olio può essere garantita” conclude Carli.