“Qualcuno in Regione dovrebbe spiegare ai cittadini perché le stanze dedicate a terapia occupazionale e laboratorio di autonomia in ospedale sono vuote. Perché il servizio non è attivo, nonostante sia indicato come tale sul sito di Ausl Romagna? Chi ha deciso che doveva essere chiuso? Il laboratorio di autonomia non permette di aggiornare le statistiche dei casi gestiti e dei pazienti curati, quindi viene considerato inutile: il diktat della Regione è di abbandonare a sé stessi i pazienti una volta dimessi” commenta Luca Pestelli, candidato per Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali, in merito alla chiusura del e laboratorio di autonomia all’ospedale di Forlì.
“Sappiamo da fonti certe che il servizio è stato sospeso nel 2020 e mai più riattivato, tanto è vero che le stanze dove si svolgeva la terapia sono vuote e l’accesso è sbarrato dal nastro segnaletico – sottolinea Pestelli – segno evidente che non c’è alcuna volontà da parte di Ausl Romagna di riattivarlo. Un fatto molto grave, che priva di uno strumento di terapia gli anziani, una delle fasce della popolazione che avrebbe maggiormente bisogno di cura”.
“Una spia – secondo l’esponente di FdI – della concezione che la sinistra in Regione ha del percorso di cura, in cui il paziente è solo un numero. La terapia occupazionale, infatti, fa parte del processo riabilitativo post ricovero ma, siccome non permette di migliorare le statistiche dei casi gestiti e dei pazienti curati, evidentemente è considerata inutile. Una volta che il paziente è stato dimesso il diktat della Regione è di abbandonarlo a sé stesso, un approccio evidente anche dallo smantellamento della medicina territoriale e del servizio ai pazienti che soffrono di disturbi mentali. Così facendo si getta sulle spalle delle famiglie tutti gli oneri e le difficoltà del recupero post-operatorio e dei pazienti cronici, obbligandole a rivolgersi a servizi privati”.
Una sanità a compartimenti stagni, quella della Giunta PD, “che sta sfasciando il rapporto con gli operatori sanitari – attacca Pestelli -. I medici di medicina generale hanno scioperato, le cooperative che prestano servizi denunciano da mesi il disinteresse della Regione per le loro difficoltà economiche, medici ospedalieri e infermieri subiscono continue aggressioni. Di questo passo ci ritroveremo ospedali privi di personale”.
“La situazione ormai non è più sostenibile. Il servizio di terapia occupazionale va immediatamente ripristinato e vanno accertate le responsabilità di chi ne ha privato i nostri anziani per ben quattro anni. Ma questo non è certamente un caso isolato: basta nascondere la polvere sotto il tappeto – conclude Luca Pestelli – serve subito una verifica pubblica dello stato dei servizi offerti da Ausl. I cittadini hanno diritto di vederci chiaro nella gestione della sanità”.