Paola Fresa in “P come Penelope” al Teatro Piccolo

Teatro Il Piccolo veduta di fianco

Fresca vincitrice del Premio Nazionale Franco Enriquez 2024 come “migliore attrice e autrice”, Paola Fresa presenta al Teatro Piccolo di ForlìP come Penelope“, una rivisitazione in chiave contemporanea del personaggio omerico, scritta in collaborazione con Christian Di Domenico e con la supervisione registica di Emiliano Bronzino. La pièce, prodotta da Accademia Perduta/Romagna Teatri, andrà in scena domenica 3 novembre alle ore 21,00 con replica per le scuole secondarie di II grado lunedì 4 novembre alle ore 10,00.

Chi è Penelope oggi? Una donna che aspetta per anni un uomo che non sa dire se sia vivo o morto, di cui riceve nel tempo informazioni frammentarie, più vicine al “si dice” che alla realtà dei fatti. Una madre che cresce da sola un figlio che, a sua volta, non ha mai conosciuto il padre e che, nutrito dal suo ricordo, si appresta a diventare un uomo. Il processo drammaturgico parte dall’etimologia del nome “Penelope”, anatraccola, con esplicito riferimento a quell’episodio dell’infanzia del personaggio secondo cui la futura moglie di Ulisse fu vittima di un tentativo di affogamento da parte del padre. Nell’interpretazione che della vicenda nota si vuole dare, questo accadimento fa della Penelope dello spettacolo un personaggio traumatizzato.

In uno spazio chiuso, asettico, come un laboratorio di analisi, viene messa sotto il microscopio l’iconica storia di Penelope, cercando di restituire alla figura universale del mito il suo sguardo negato, quello della donna che l’ha subito-vissuto, riconoscendo così una funzione attiva nella narrazione della sua vita. P, bloccata in questo spazio, itera il suo fare e disfare la scena – come la Penelope omerica faceva e disfaceva la tela – raccontandosi, ricostruendo il suo passato e immaginando il suo futuro. P ripercorre la sua esistenza segnata dal rapporto con il padre, trascorsa aspettando un uomo che non è mai tornato, interrotta per un figlio che, una volta cresciuto, ha scelto di non aspettare e di partire. In una sorta di confronto tra le triadi dei ruoli maschili e femminili: padre, marito, figlio e madre, moglie, figlia. La chiave ironica con cui vengono affrontate queste tematiche universali, riporta immediatamente l’indagine intorno al nostro vivere contemporaneo, restituendo un’educazione sentimentale al femminile che vuole mettere al centro la ricerca della felicità.

Biglietti. Prevendite diurne alla biglietteria del Teatro Diego Fabbri (Corso Diaz 38/1) dal martedì al sabato dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 18 (festivi esclusi). Prenotazioni telefoniche (0543 26355) negli stessi giorni dalle ore 11 alle 13 e dalle ore 16 alle 18. Biglietti online su Vivaticket. Prezzo: 10 € (intero) + 1 € ddp per biglietti acquistati o prenotati in prevendita. Sui biglietti acquistati online sarà applicata una maggiorazione da parte del fornitore del servizio (Vivaticket). Biglietteria serale al Teatro Piccolo a partire dalle ore 20,00. Info: 054364300, www.accademiaperduta.it.

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