«A seguito delle dichiarazioni del capogruppo della maggioranza in Consiglio comunale Poggiolini pubblicate sui media desidero chiarire che esse non rispondono al vero. L’affermazione secondo cui il capogruppo di minoranza non avrebbe presentato proposte per l’utilizzo dei fondi donati dai cittadini del Comune di Bertinoro per i concittadini alluvionati è palesemente falsa e mira unicamente a screditare il mio impegno. Ho sempre sostenuto con fermezza che i fondi raccolti debbano essere destinati esclusivamente a chi ha subito danni effettivi a causa della calamità che ha colpito il nostro territorio. Ho ribadito in ogni occasione la necessità di utilizzare queste risorse in modo mirato e trasparente, proponendo due opzioni: riaprire i termini per la presentazione delle domande di sostegno, così da includere coloro che potrebbero essere rimasti esclusi nella fase iniziale, oppure devolvere una parte dei fondi alle associazioni di volontariato» è la risposta del Capogruppo consiliare BartnOra Barbara Asioli.
«Queste associazioni, attive sia in ambito sociale sia sportivo, hanno svolto un ruolo inestimabile nei momenti più difficili, mettendo al centro il benessere dei cittadini in difficoltà. Qualora vi fossero ulteriori disponibilità economiche, ritengo opportuno orientare i fondi verso interventi di riduzione del rischio, per proteggere la popolazione da futuri eventi calamitosi e garantire una maggiore sicurezza al nostro territorio. Tuttavia, ritengo profondamente immorale sottrarre queste risorse, frutto delle generose donazioni dei nostri concittadini, per interventi che rientrano tra i doveri primari dell’amministrazione comunale, soprattutto se riguardano opere che, pur necessarie, non sono state affrontate con la dovuta attenzione nel corso degli anni. Infine, riguardo alle divergenze interne al gruppo BartnOra menzionate da Poggiolini, ritengo che sia naturale e sano che all’interno di un gruppo politico possano esistere posizioni diverse, che rispecchiano le diverse sensibilità degli appartenenti, e che comunque queste considerazioni hanno l’unico scopo di fuorviare l’attenzione dal problema principale che è la giusta destinazione delle donazioni» conclude Barbara Asioli.