Donne vittime di violenza. Forza Italia: “Aumentare le case rifugio anche utilizzando immobili sfitti di proprietà pubblica”

gruppo comunale Forza Italia

In Emilia-Romagna, nel triennio 2020-2022 sono state 1.717 le donne che hanno avuto almeno un accesso in Pronto Soccorso conclusosi con diagnosi di violenza. In aumento il numero di donne che più volte ha chiesto aiuto per maltrattamenti ripetuti. Ed è in costante crescita anche il numero di donne che ha contattato il 1522, il numero verde antiviolenza e stalking.

Tutti i dati statiscici ci ricordano che a violenza maschile contro le donne, in Italia, nella nostra regione ed anche nella nostra provincia continua a essere un grave problema. E i luoghi più importanti per combatterla non sono ancora sostenuti abbastanza. Stiamo parlando dei centri antiviolenza e delle case rifugio per donne maltrattate o minacciate, strutture in cui figure specializzate accolgono e ascoltano le donne che hanno subito violenza e che vengono sostenute da psicologhe, avvocate, mediche e altre professioniste, che è nostro dovere moltiplicare in una città di 117mila abitanti come Forlì. E l’assenza di un numero adeguato di luoghi di accoglienza e ricovero non garantisce la necessaria protezione che dovrebbe essere un diritto inalienabile di ogni persona soprattutto quelle più a rischio, come le donne violentate, abusate o minacciate di morte”: lo afferma Giulia Versari, capogruppo dei consiglieri comunali di Forza Italia, sostenuta in questa battaglia dai colleghi Alberto Gentili e Vinicio Pala.

Che fare dunque? “A Forlì esiste già una Casa rifugio ed è in corso di realizzazione una ‘Casa di secondo livello’, come luogo di ospitalità temporanea per donne sole o con minori che, superato il pericolo per l’incolumità propria e dei minori, necessitino di un periodo limitato di tempo per rientrare nella precedente abitazione o per raggiungere l’autonomia abitativa. Non basta. Riteniamo necessario adoperarsi in ogni modo per moltiplicare le strutture anche verificando la possibilità di reperire immobili di proprietà pubblica inutilizzati o avviando un apposito progetto, sostenuto con fondi adeguati, per attivare ulteriori centri di ospitalità e ricovero per consentire alle donne di uscire da una spirale di violenza, autodeterminando il loro progetto di vita futuro. Le norme internazionali prevedono un posto in casa rifugio ogni 10mila donne e l’Italia ed anche la nostra regione il nostro territorio sono ampiamente sotto questa media”: denuncia ancora Giulia Versari che ricorda anche altri ordini di problemi.

Non basta un numero adeguato di queste strutture, serve anche che vengano inserite in un percorso di rete con le altre istituzioni (come le forze dell’ordine, il sistema giudiziario e gli stessi pronto soccorso) e con il sostegno di adeguati fondi pubblici e privati, ad oggi del tutto insufficienti”: continua il gruppo comunale di Forza Italia.

Queste osservazione sono un contributo propositivo del nostro partito al dibattito in corso da giorni in vista della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la ricorrenza annuale del 25 novembre. Perché più di ogni riflessione, pur giusta e meritevole di attenzione, se si affronta la questione della violenza contano i fatti concreti. E i fatti concreti in questo caso passano unicamente da: un adeguamento da parte delle istituzioni – in termini di strutture e finanziamenti – alle risposte che come amministratori siamo chiamati a fornire ai cittadini e soprattutto alle persone più in difficoltà, come le donne che hanno subito violenza fisica e morale” concludo i consiglieri comunali di Forza Italia a Forlì: Giulia Versari, Alberto Gentili e Vinicio Pala.

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