Si è svolto in Municipio un incontro, promosso dall’Amministrazione comunale, per affrontare il tema della sicurezza del personale sanitario. Al tavolo di confronto, oltre agli assessori Paola Casara, Angelica Sansavini e Kevin Bravi, erano presenti i sindacati, la direzione sanitaria dell’Ausl Romagna e la direzione del distretto sociosanitario forlivese.
“Un’azione di violenza fisica o verbale contro il personale sanitario non è mai giustificabile – spiegano gli assessori – ma dobbiamo cercare di capire cosa determina questa escalation di tensione all’interno delle strutture sanitarie, sia minori, più isolate, che di grande affluenza. Dobbiamo sforzarci di comprendere le numerose sfaccettature di un fenomeno oggetto di costante attenzione e preoccupazione ma ancora troppo sottovalutato. Per farlo, abbiamo deciso di istituire questo tavolo di confronto, mettendoci in una posizione di cerniera tra le richieste dei sindacati a tutela dei lavoratori e le possibilità di intervento dell’Ausl Romagna, tra cui il rafforzamento dei sistemi di videosorveglianza nelle aree di competenza dell’azienda e nei reparti e il potenziamento dei presidi di vigilanza nei luoghi dove si concentra maggiore attesa e affluenza. Per quanto riguarda gli spazi di competenza comunale, nei pressi di strutture ospedaliere e/o ambulatoriali, verificheremo la possibilità di procedere con potenziamenti della videosorveglianza”.
Da parte della direzione sanitaria dell’Ausl Romagna è emersa la consapevolezza di una problematica nazionale e internazionale molto complessa e da cui il nostro territorio non è esente, che racchiude due principali aspetti. Il primo è di natura culturale e si traduce nell’atteggiamento sprezzante di violenza verbale verso la categoria dei pubblici funzionari. Per invertire questa tendenza, va promosso prima di tutto un percorso di sensibilizzazione rivolto alle comunità locali per aumentare la consapevolezza e la conoscenza di tutti i protagonisti del sistema sanitario. Poi c’è un aspetto di carattere strutturale, che riguarda la carenza di personale sanitario e i margini di manovra dell’Ausl Romagna quando si parla di sicurezza pubblica. Durante l’incontro, l’Ausl Romagna ha fornito delle prime risposte: il ripristino del posto di polizia nei pressi del pronto soccorso di Forlì; un piano formativo specifico per il personale sanitario; un aumento delle ore su base aziendale per il 2025 del servizio di vigilanza privata.