Lavoro nelle festività. Ugl: “Aumentano i contratti temporanei, vigilare sulle riassunzioni”

Filippo Lo Giudice Ugl

Per il periodo natalizio 2024 saranno più di 40.000, alcune migliaia in Romagna, le opportunità offerte dalle Agenzie per il Lavoro in tutta Italia. Tra le categorie professionali più gettonate profili legati al particolare periodo delle feste, infatti, serviranno: addetti al confezionamento e vendite, commessi per mercatini, promoter, addetti info-point e raccolta fondi per le donazioni, supervisori, addetti ai reparti e cassieri, personale del settore food&beverage.

C’è il fenomeno delle assunzioni attraverso agenzie di lavoro interinale che, soprattutto nel settore del commercio, non garantiscono il lavoro a tempo indeterminato e che spingono molte persone ad abbandonare l’impiego alla ricerca di maggiore stabilità. Parliamo di occasioni di lavoro fluide che non garantiscono ai soggetti più deboli, le donne in particolare, di pianificare un percorso di vita e familiare. Si deve tenere conto di questa particolare situazione quando si misura statisticamente il tasso di occupazione nei territori. Così come per valutare la qualità del lavoro nel nostro Paese non ci si debba dimenticare mai che nell’ultimo decennio sono aumentati gli occupati a termine, ed è cresciuto il tasso di part-time involontario, con relativa diminuzione delle ore lavorate. Dunque, con un tasso di precarietà che, complessivamente, è aumentato”: spiega Filippo Lo Giudice, segretario di Ugl Romagna.

Il contesto complessivo del mondo del lavoro attraversa una fase molto complessa e richiede, oltre ad un’analisi attenta delle varie tendenze, un ulteriore slancio di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali per costruire assieme risposte nuove per scenari nuovi. A cominciare dalle crisi, per motivi internazionali, di settori strategici come l’automotive che in Emilia-Romagna, sommata alla logistica, è molto importante e rappresenta conteggiando le micro e piccole imprese 27.561 aziende e 143.331 addetti”: aggiunge ancora Filippo Lo Giudice.

Per avere un’idea, se valutiamo il ruolo dell’Emilia-Romagna, sommata a Lombardia e Veneto, i settori automotive e logistica realizzano complessivamente il 41,2% del prodotto interno lordo, quasi il 53% delle esportazioni e il 37,1% dell’occupazione. Dunque, riteniamo che il tema si debba considerare centrale nelle politiche della Regione e del Governo per sostenere la tenuta delle imprese e di conseguenza la difesa dei posti di lavoro”: auspica il segretario di Ugl Romagna.

E poi c’è la questione demografica, perché valutando l’invecchiamento della popolazione e gli indici di natalità italiani tra i più bassi del mondo con contestuale e drastico calo delle persone in età da lavoro la questione occupazionale in Italia prima o poi si dovrà valutare nelle sue caratteristiche effettive allarmanti. Incentivi alla natalità, selezione dei flussi migratori e sostegno alla formazione professionale per incrociare domanda e offerta sono a parere dell’Ugl le principali misure da adottare senza barriere ideologiche per garantire la tenuta del nostro tessuto economico”: conclude Filippo Lo Giudice.

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