Fiera. PD: “Serve un piano per il rilancio”

Fiera di Forlì

«Leggiamo con sconcerto le recenti dichiarazioni del sindaco Zattini sulla fiera di Forlì. L’ente fieristico cittadino è in difficoltà da molti anni senza che il Comune sia mai intervenuto a migliorarne la situazione, lasciando inascoltato il grido di allarme arrivato dai vari attori economici del territorio, salvo poi “risvegliarsi” improvvisamente di fronte ad un socio che ha annunciato di non credere più nel progetto. La Fiera di Forlì è un’infrastruttura importante che senza i necessari investimenti è purtroppo destinata a fallire. Senza l’uso straordinario che si è fatto delle strutture in momenti di crisi (dal punto vaccini e tamponi per il Covid, allo smistamento di beni per l’alluvione ed ancora oggi per ospitare gli atleti della ginnastica senza una palestra), già oggi la Fiera sarebbe infatti una società da anni in grave perdita, nonostante i costi del personale siano ridotti ad un amministratore e, a quanto ci risulta, un solo dipendente» è il commento del Gruppo Consiliare del Partito Democratico.

«La necessità di procedere ad una fusione o aggregazione nel quadro di una visione integrata su scala romagnola, suggerita a suo tempo dalle opposizioni rimaste però inascoltate, è oggi scritta anche nero su bianco nel documento sulla razionalizzazione delle società partecipate presentato in Consiglio Comunale prima di Natale, a conferma della confusione di un’amministrazione che continua a contraddirsi da sola e a lasciare problemi irrisolti. Il socio principale della Fiera di Forlì è Livia Tellus, la holding guidata dal Comune di Forlì dalla quale l’assessore Cicognani aveva dichiarato di voler uscire e sulla quale il Comune sta mostrando un gravissimo disinteresse» puntualizzano i Dem forlivesi.

«L’assemblea che doveva approvare il bilancio consuntivo del 2023 è stata infatti convocata solo a novembre e ad oggi non è stato ancora rinnovato il suo CdA, forse a causa dell’incapacità della maggioranza di trovare un accordo politico al proprio interno per la divisione degli incarichi. Il disinteresse di questa giunta per le nostre società partecipate e lo spregio nei confronti di chi solleva problematiche su questioni annose, sono qualcosa che i cittadini non possono più accettare. Le società partecipate garantiscono numerosi servizi essenziali e gestiscono una grande quantità di denaro pubblico. Dalla loro buona gestione passa parte del benessere di questo territorio e non possono essere ostaggio di una politica autoreferenziale e inconcludente» conclude il Gruppo Consiliare del Pd.

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