Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
«Appresa dal vostro portale la risposta dell’Amministrazione comunale di Bertinoro, in merito al precedente mio articolo voglio smentire con assoluta fermezza quanto dalla medesima affermato, poiché non assolutamente divenente al vero. Tanto per brevità, ma in maniera esplicita lo riassumo in pochi, ma fondamentali punti. Non diviene assolutamente rispondente al vero che io fossi già da tempo stato messo a conoscenza di eventuale sospensione, poiché io stesso ho ricevuto un’unica comunicazione ufficiale, che diviene risalente al novembre scorso; gli altri erano stati eventuali inviti informali.
Vista l’esternazione da parte loro, ove sanciscono che io ne usufruivo in deroga in maniera impropria, creando una difficoltà economica, vista l’inappropriatezza, poiché non anziano; ma che detta procedura poteva essere gestita quasi d’ufficio e quindi così facilmente, poiché l’assistente sociale è sempre la stessa, in ambedue i percorsi, perché previa informazione alla mia persona e naturalmente successiva mia accettazione non hanno provveduto loro a dar corso a quanto dovuto? Nessun discredito in favore dei servizi, bensì solo pura verità, poiché la commissione preposta al progetto per la presa in carico a cui ho partecipato venerdì 10 gennaio si è chiusa da parte loro dicendo che, non sanno se a decorrere da febbraio il servizio domiciliare in mio favore potrà proseguire, causa mancanza di soldi pubblici.
Vero che era presente previa mia esplicita richiesta un consigliere comunale, ma il medesimo diviene del tutto estraneo e non vi è indi strumentalizzazione alcuna relativamente all’informazione verso gli organi di stampa, che diviene comunque un mio diritto sempre, in qualità di libero cittadino quale sono non trovandomi assolutamente d’accordo con l’esito finale dell’incontro tenutosi venerdì 10 gennaio. Non sono in alcun modo seguito dall’assistente sociale, poiché versando solo una disabilità motoria sono perfettamente in grado di gestirmi autonomamente e non verso necessità alcuna, ma afferisco a costei solo ed esclusivamente e limitatamente, causa iter procedurali improrogabili, precisando che io stesso non mi sono sentito fin dagli albori e nemmeno oggi rappresentato dall’assistente sociale atta ai procedimenti. In presenza dell’unica comunicazione ufficiale pervenutami al riguardo dall’amministrazione comunale ho tempestivamente dato corso all’attuazione procedurale del caso».
Cristian Grandini