Via Altini dall’ospedale. Pompignoli: «Una promozione che è uno sgarbo a Forlì»

Massimiliano Pompignoli Lega intervista

La riconferma di Tiziano Carradori alla direzione dell’Azienda Usl di Romagna lascia senza parole, come lascia senza parole lo sgarbo umano e professionale riservato al dottor Mattia Altini, prima annunciato in pompa magna nuovo direttore dell’Ospedale di Forlì – e indicato dallo stesso Carradori sui giornali – e oggi nominato dalla giunta De Pascale nuovo direttore dell’Ausl di Modena insieme al dottor Luca Baldino. Sembra infatti difficile, se non impossibile, ipotizzare che Altini mantenga entrambi gli incarichi. Stiamo infatti parlando di ruoli e di responsabilità di altissimo livello, che per tempo e carico di lavoro risulterebbero incompatibili tra loro a tutti gli effetti” è il commento di Massimiliano Pompignoli consigliere comunale di Fratelli d’Italia.

C’è poi un altro aspetto; se quella del dottor Altini può essere interpretata come una promozione lavorativa, a tutti gli effetti per il territorio di Forlì è l’ennesimo sgambetto nella gestione delle politiche sanitarie. La figura di Altini avrebbe rappresentato un importante cambio passo per il futuro della sanità forlivese e romagnola, in virtù delle sue grandi capacità professionali e del forte legame con la nostra città. Ma oltre il danno c’è pure la beffa – continua il consigliere comunale di FdI – perché se Altini fosse stato promosso direttore dell’Ausl Romagna allora il sentimento di condivisione della notizia sarebbe stato un altro, più sereno e ottimista“.

Invece ci è stato tolto un direttore di ospedale già in carica, ben voluto da tutti, per barattarlo con la riconferma ai vertici dell’Ausl Romagna di Tiziano Carradori. Una scelta folle, lontana anni luce da ciò che auspicavano i Comuni, i professionisti della sanità e, mi sento di dire, anche molti amministratori locali, così come molti cittadini. Con questo primo atto in materia di sanità, la giunta di De Pascale si conferma fedele a chi l’ha preceduta e, soprattutto, volutamente distante dall’intera Romagna” conclude Pompignoli.

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