
“In merito alle dichiarazioni del consigliere regionale Pestelli apparse sulla stampa in data odierna è utile precisare come recentemente ribadito dalla Direzione Generale, il CAU di Forlì sarà attivato ad ultimazione della ristrutturazione del padiglione Allende, sede del Dipartimento di Cure Primarie. I lavori, per un investimento di circa 400.000 €, procedono nel contesto di un cantiere assoggettato alle cautele imposte dalla sovrintendenza per i beni culturali. Per queste ragioni non è ancora prevista una data di ultimazione lavori, ma a fronte dello stato di avanzamento attuale è ragionevole ritenere che si concluderanno entro il mese di aprile. In seguito anche Forlì disporrà del Centro di Assistenza Urgenza come le altre Città Capoluogo di Provincia. I CAU di Forlimpopoli e Savignano, invece, identificano servizi di assistenza primaria ad accesso diretto per bisogni urgenti a bassa complessità inseriti nel contesto di Case della Comunità” è la risposta di Francesco Sintoni coordinatore direzioni distrettuali provinciali di Forlì-Cesena dell’Ausl.
“Il modello organizzativo di riferimento per questi servizi, peraltro in analogia anche a quanto sostenuto dalle federazioni dei medici di medicina generale, è quello previsto dagli atti programmatori delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) di assistenza primaria. Nei prossimi mesi dovremo declinare localmente il nuovo accordo collettivo nazionale della medicina generale. Nel nuovo contratto è prevista l’implementazione di un modello di assistenza primaria più strutturata, articolata in AFT di medici di assistenza primaria che dovranno garantire la continuità dell’assistenza anche nelle situazioni urgenti a bassa complessità. È inoltre prevista la partecipazione dei medici di medicina generale in attività orarie all’interno delle Case della Comunità in prestazioni e servizi definiti dal modello regionale. È evidente che i CAU nelle Case di Comunità rappresentano uno di questi servizi, nel contesto dei quali potrà realizzarsi una maggiore integrazione della rete dei servizi di assistenza primaria” insiste Sintoni.
“Nell’ottica della progressiva implementazione dei servizi distrettuali, questi servizi rappresenteranno non soltanto una importante alternativa all’accesso ai servizi di emergenza, ma anche un ulteriore nodo della rete dei servizi distrettuali mediante la quale poter ricondurre i pazienti ai percorsi e ai setting assistenziali più appropriati. Dal punto di vista strutturale i lavori propedeutici all’attivazione del CAU di Forlimpopoli si concluderanno entro il mese di febbraio, mentre a Savignano è stato necessario programmare interventi più consistenti che dovrebbero concludersi nell’arco di due mesi. Vale la pena ricordare che i dati dell’esperienza dei CAU in Romagna sono molto positivi e non si osserva di certo l’inappropriatezza prescrittiva che il Consigliere Pestelli sostiene. A fronte di circa 190 mila accessi, soltanto nell’8,7% dei casi sono stati prescritti approfondimenti diagnostici e/o visite specialistiche di approfondimento; mentre gli invii al Pronto Soccorso hanno interessato solo il 6,5% degli accessi. Per contro, in più dell’80% dei casi i cittadini hanno ricevuto la prestazione necessaria e sono stati dimessi al domicilio. Rispetto al gradimento del servizio, più del 90% dei cittadini che hanno usufruito dei CAU si ritengono soddisfatti” conclude Sintoni.