
«Abbiamo appreso con incredulità dalla stampa che, per decisione della Giunta, a partire dal prossimo 10 febbraio gli accessi al Municipio saranno blindati, con la chiusura dell’ingresso attraverso lo scalone della Residenza di piazza Saffi e la possibilità per i cittadini di entrare solo previo appuntamento, esclusivamente in alcune mattinate e pomeriggi. Tale scelta, dalle motivazioni poco chiare, non ci risulta essere stata condivisa dalle rappresentanze dei lavoratori e contrasta fortemente con la necessità che il Comune, istituzione di prossimità per eccellenza, sia sempre a disposizione di tutti i cittadini. Il Comune è la casa dei cittadini, l’ascolto dei quali è il primo dovere di ogni amministratore e un basilare principio della democrazia» è l’attacco del Gruppo Consiliare del Partito Democratico.
«Da sempre il nostro è un Comune “aperto”, dove si opera in trasparenza sotto lo sguardo dei forlivesi, facendosi carico delle necessità quotidiane delle persone senza mai nascondersi o sfuggire ai problemi. La scelta di chiudere la Residenza comunale, prevedendo addirittura un controllo di polizia e un burocratico sistema di accesso solo su appuntamento, segna una profonda rottura con questa tradizione, ed è l’ennesima dimostrazione dell’atteggiamento di chiusura, disinteresse e distanza dai cittadini che caratterizza l’Amministrazione Zattini. Se l’obiettivo dell’Amministrazione è garantire maggiore controllo e allora non comprendiamo perché l’intervento riguardi la Residenza comunale e non gli edifici adibiti a servizi i cui operatori hanno segnalato reali criticità o addirittura minacce, si poteva più semplicemente predisporre un servizio di guardiania e front office, come accade in altri capoluoghi» insistono i Dem forlivesi.
«La decisione di destinare alla vigilanza diversi agenti ci sembra infine inaccettabile in una situazione nella quale in città si moltiplicano gli episodi di microcriminalità e il Corpo della Polizia locale rimane ampiamente sotto l’organico necessario per un adeguato controllo del territorio. Aumentare il numero degli agenti fino ai livelli previsti dalle normative regionali è un obiettivo su cui da tempo chiediamo inutilmente un impegno all’Amministrazione. A maggior ragione, nell’attuale situazione di emergenza non è accettabile che si impieghi il personale disponibile nella sorveglianza degli uffici della Giunta invece che per la sicurezza del territorio e dei cittadini» conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico.