
Nel giorno del Ricordo la Memoria dei Martiri delle Foibe emerge più che mai dal baratro dell’ennesima vergogna criminale, organizzata e pianificata contro l’Umanità. È un atto d’accusa contro la violenza ideologica, fisica, assassina del comunismo, contro i suoi esecutori in vesti partigiane: atto d’accusa che nella sostanza equipara ogni dittatura autoritaria e feroce, di qualunque colore politico.
Un gigante del Museo di Arte Contemporanea a Cielo Aperto di Peccioli (prov. di Pisa) pare riaffiorare dalla profondità delle Foibe, quasi monito contro ogni revisionismo o negazionismo di una grande tragedia italiana.
Franco D’Emilio