PCI: “Giornata del ricordo o nostalgia della guerra fascista?”

Giornata del ricordo o nostalgia della guerra fascista?

«Nella giornata ieri 10 febbraio a Forlì si è tenuta la cerimonia del “ricordo” delle vittime delle foibe. Che sia una ricorrenza ambigua e dove spesso si travisa il ruolo delle vittime, per noi sono i popoli dalmati, serbi, slavi e montenegrini invasi e violentemente soggiogati dalla dittatura nazifascista, con quello dei carnefici, seguaci di quel Mussolini e di quell’Hitler portatori di buio e di morte nelle terre d’Europa. A Forlì ci si è spinti oltre e durante cerimonia è spuntato uno striscione di chiara matrice fascista sostenuto fra gli altri dal vicesindaco di Forlì, Vincenzo Bongiorno, e dove fa mesta comparsa fotografica l’onorevole Alice Buonguerrieri entrambi di Fratelli d’Italia» si legge in una nota del PCI.

«Il Partito Comunista Italiano condanna la volgarità e la provocazione all’ordine pubblico di tale gesto. Che offende la nostra Costituzione antifascista. Nell’indicare la triste e silente presenza alla cerimonia del sindaco di Forlì Gianluca Zattini e della neo eletta consigliera regionale del PD Valentina Ancarani, oltre alle autorità religiose della diocesi di Forlì-Bertinoro, invitiamo le rappresentanze diplomatiche in indirizzo a prendere le dovute ed ufficiali distanze da chi, per ignoranza e pericoloso, strisciante fanatismo, in modo illegale, “ricorda“ i fasti di una vigliacca e sanguinaria invasione, causa indiscutibile di 1,5 milione di morti innocenti, distorcendo volgarmente il sacrificio illuminante della guerra di liberazione Jugoslava e dei Partigiani caduti per la libertà sotto la guida del Maresciallo Tito Broz» conclude la nota.

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