
“In una geografia romagnola e regionale caratterizzata da rincari e salassi di ogni tipo, Forlì spicca per il responsabile mantenimento delle tariffe e lo sforzo messo in atto dall’Amministrazione comunale per potenziare e diffondere i servizi”. Nella settimana di scontro della politica sulla manovra di bilancio regionale che comporterà un aumento di Irpef, Irap, bollo auto e ticket sui farmaci, il consigliere comunale Massimiliano Pompignoli elogia il “buon governo della giunta Zattini che, in sei anni, non ha messo mano alle tasche dei forlivesi”.
“Si parla di tanto di incentivare il trasporto pubblico locale per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti, poi si assiste a rincari di oltre il 50% dei biglietti degli autobus a Bologna e di incrementi a doppia cifra per la sosta a pagamento in ogni corona sotto le due Torri. Anche in Romagna, sotto la gestione di Start, i Comuni del bacino provinciale di Forlì-Cesena hanno ritoccato al rialzo le tariffe. Tutti tranne Forlì, che già a partire dal 1°febbraio 2023 ha deciso di mantenere invariato il costo della corsa semplice a 1,30 € a fronte di 1,50 € in vigore in tutto il bacino e nella stessa città di Cesena. Dal 2023, il Comune di Forlì si fa carico di questo ammanco con fondi propri (circa 265mila euro), mantenendo così invariato il servizio ai cittadini e la spesa a carico di ogni utente. Un discorso analogo si potrebbe fare per la sosta. A Cesena abbiamo recentemente assistito ad aumenti che oscillano tra il 30 il 70%”.
“Lattuca non ha risparmiato nessuna zona della città e nessun parcheggio. A Forlì, invece, le tariffe sono sempre le stesse, la sosta sulle strisce blu è gratuita dopo le 18.00, il sabato pomeriggio e la domenica, e oltre a lavorare a nuovi posti auto in pieno centro storico, l’Amministrazione comunale negli ultimi cinque anni ha favorito lo shopping natalizio con il disco orario tutti i giorni dopo le ore 13.00. Sempre a Cesena, l’ultima manovra di bilancio ha portato in dote una fitta serie di rincari. Da quest’anno aumenteranno i costi dei buoni pasto, i servizi di pre e dopo scuola, l’addizionale Irpef, le rette dei nidi e i canoni per le palestre e gli impianti sportivi. Viaggiano invece in direzione opposta le politiche educative del Comune di Forlì. È di qualche giorno fa la presentazione del progetto Extrascuola 2024-2027, nato per sostenere le famiglie e i più giovani con attività educative pomeridiane di accompagnamento allo studio e inclusione sociale per tutti i gusti e tutte le età. Insomma – conclude Pompignoli – il Comune di Forlì viaggia in controtendenza rispetto a molti capoluoghi della Regione e si conferma estremamente attento alle esigenze e alle sensibilità dei propri cittadini”.