
È un Enrico Gaspari senza precedenti quello che lo ha visto tagliare vittorioso il traguardo dell’Abu Dhabi Desert Challenge, quale secondo assoluto al traguardo e vincitore della seconda prova del Mondiale Rally Raid 2025. Un risultato venuto dopo 5 tappe assolutamente al cardiopalma, a cominciare da quanto successo prima ancora della partenza dall’oasi di Al Ain, con il navigatore del pilota di Forlì, il portoghese Mota, bloccato dal maltempo all’aeroporto di Istanbul e impossibilitato a prendere parte alla prova iridata.
Nel tentativo di evitare l’esclusione dal rally prima ancora che cominci Gaspari si è trovato costretto a partecipare alla gara emiratina, con a fianco un navigatore totalmente inventato al momento. Un meccanico preso a prestito dall’officina della squadra francese MMP Racing per cui Enrico ha disputato la corsa. Con Antoine Lecourbe (il nome del meccanico) sul sedile di destra, Gaspari conduce una gara semplicemente da brividi, figlia di quelle magiche e irripetibili prime volte in grado di fare la storia di questa discipline sportiva. Già perché tra le altre cose, per Enrico si è tra l’altro trattato di essere al via e al debutto assoluto con una vettura CanAm, dopo aver sempre corso in carriera coi prototipi messi a disposizione da Polaris. Un magia che il numero 402 sulla portiera può spiegare solo fino a un certo punto, se non attraverso una di quella cabale delle sabbie che nemmeno una volpe del deserto come Rommel avrebbe saputo esaurientemente piegare.
“Che dire. Sono molto contento. Nonostante le impensabili difficoltà affrontate abbiamo ottenuto un risultato sulla carta praticamente impossibile. Non so chi mi abbia protetto. Il cielo, una preghiera, non saprei da dove cominciare. Forse dall’essere improvvisamente anche leader del mondiale. Bello così. Mi godo il momento, andiamo avanti e vediamo cosa il destino ci riserverà”. Prossimo appuntamento il 18 Maggio in Sudafrica, ma dal deserto di Abu Dhabi, la cronaca della corsa “Mondiale” di Gaspari, è pura realtà.