Pelle tatuata e tumori: IMI lancia un’indagine per colmare il vuoto informativo

Ignazio Stanganelli

Tatuarsi è un gesto da fare nella piena consapevolezza che, così come tutte le azioni svolte sul corpo, può avere delle forti ricadute sulla salute. Eppure, mentre questa pratica estetica sta registrando un forte aumento di popolarità, resta ancora limitata l’informazione sulla cura richiesta dalla pelle tatuata e sulla prevenzione di patologie cutanee. La presenza di un tatuaggio può, infatti, rendere più difficile l’individuazione precoce di lesioni, come il melanoma, rappresentando una sfida per la diagnosi e la dermatologia preventiva.

Per rispondere a questa esigenza educativa e di salute pubblica, l’IMI (Intergruppo Melanoma Italiano), ha avviato una ricerca nazionale con l’obiettivo di valutare il livello di conoscenza e di sensibilizzazione sia della popolazione tatuata che dei tatuatori. Lo studio, coordinato dal prof. Ignazio Stanganelli, docente dell’Università di Parma e direttore della Skin Cancer Unit dell’Irccs “Dino Amadori” Irst, mira a raccogliere dati utili per sviluppare strategie mirate di educazione sanitaria e prevenzione. L’indagine, cui sarà possibile rispondere fino a fine maggio, prevede la somministrazione di due questionari anonimi, uno dedicato ai tatuati e uno ai tatuatori, entrambi disponibili sul sito di Imi e Irst.

IMI ha già promosso iniziative di sensibilizzazione nella popolazione – spiega il professore Ignazio Stanganelli – anche con il coinvolgimento degli operatori del settore e delle associazioni pazienti; tra queste ricordiamo la storia di Massimo Amodio, testimonial del webinar ‘Il melanoma nascosto nel tatuaggio’, che raccontava la sua esperienza con il melanoma insorto nel tatuaggio che rappresentava l’Urlo di Munch. Questa ulteriore azione ci consentirà di capire quali azioni educative metter in campo per prevenire il più possibile patologie oncologiche della pelle. Per questo invitiamo tutte le associazioni e le società scientifiche a promuovere attivamente questa iniziativa, contribuendo alla diffusione dei questionari online e sensibilizzando il pubblico su un tema di grande rilevanza per la salute della pelle tatuata”.

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