
Antica Osteria del Mirasole
Via Giacomo Matteotti 17
S. Giovanni in Persiceto (BO)
Tel. 051821273
Giorno di chiusura: domenica sera e il lunedì.
Orario di esercizio: aperto pranzo/cena.
Dimensione del locale. Locale anticheggiante molto bello, tipico, anche raro se vuoi ed unico sulla categoria: si sente che c’è tanta classe.
Nella sala campeggia dell’Antica Osteria del Mirasole un favoloso camino alimentato con legna vera (non con trucioli, masselli o incollati vari) lo vedrai passandoci accanto. Serve soprattutto per cuocerti la bistecca che tu avrai scelto quindi qui troverai un bel calore della brace invitante: lo chef Franco Cimini ti potrà preparare, in diretta, bistecche ed altro, in bella vista sulla griglia, tu sei al tavolo e guardi la cottura, stupendo e raro a trovarsi.
Locale: dimensione medio/grande.
Servizi Igienici/Cucine: tutto ok, pulito, ottimo stato. Cucine in ordine, pulitissime.
Target del locale $$$: Alto.
Franco Cimini, titolare e chef assieme alla moglie ed il figlio, gestisce da una trentina di anni Antica Osteria del Mirasole locale divenuto, a ragion veduta, un mito mangereccio sulla cittadina di S. Giovanni Persiceto. Franco, 56 anni, aspetto possente e barbuto (soprannome: Mangiafuoco), Abruzzese doc, sbarca da ragazzo a Bologna, indiscutibile capitale mangereccia. Prime esperienze da “Pippo” sulla periferia bolognese, quindi passa nell’esoterico “I Notai” in centro sempre a Bologna. Non pago Franco Cimini lavorerà anche in locali stellati nientemeno che su Venezia (Danieli; Cipriani; Ndr); lavora persino sulle strette cucine dell’Orient Express! Franco non si lascia intimorire e acquisisce tanta esperienza, come la spugna che assorbe, che trasferisce, in proprio, e sul suo locale, una modesta Osteria dove sbarca nel 1989 e lo trasforma in quello che oggi potrete vedere e toccare con mano: tempio sacro e goloso della cucina.
Cosa assaggiare. Innanzitutto, devi prendere i “Tortellini alla panna da affioramento”: si tratta di un piatto di buonissimi tortellini bolognesi, affogati nella panna affiorata, reperita freschissima, quotidianamente, da un raro caseificio poco distante, Azienda Agricola Caretti, (parente con la moglie di Franco); piatto lindo, bianco, immacolato, con sacralità intrinseca, decisamente basico, quasi dolce ma non troppo, con pochissimo sale (col poco salato senti i sapori) con spiccata classe degli ingredienti utilizzati, insomma ti farà sognare, non gli mettere il parmigiano per non intaccare quella idilliaca pace golosa della panna affiorata. Buonissimo. Nel mio metro di voto pongo un 10 e la rara “Lode”.
Entrée con crescentine e mortadella, ricotta di vacca, buonissima. Nel cestino, grissini e streghe (mini crackers fatti a mano) da lode. Un pane a pasta dura da voto 10 e lode, è il pane comune di Bologna, che buono. Tovaglia e sotto tovaglia perfette; posateria in argento (lusso). Altra entrée un bel salame Spigaroli, stupendo. Arriva un mezzo piatto di tagliatelle al ragù del cortile: buonissime, i miei voti: 10 e lode; ragù voto 10+. Collo di gallina vecchia: ecco un piatto rarissimo che solo lo chef Franco, abile macellaio, può darti.
Dettagli contorni: cipolle, favolose, mai mangiate così buone; peperonata e carote, patate al forno con buccia. Top. Pré-dessert: parmigiano con fetta di mela, voto 10 e lode. Dessert: gelato con aceto balsamico modenese, top. Inoltre suggerisco Tagliatelle con ragù di rigaglie di pollo; Trippa grigia alla parmigiana; salsiccia di loro produzione; Cervello fritto (naturalmente qui troveremo i patiti del settore); costine di vacca vecchia; il collo della vacca vecchia (Francia, Languedoc, la pelle della testa della vacca, piatto raro, una delizia); i rognoni; ecc. Piatti antichi che pochissimi sanno fare: diffidare dalle imitazioni.
Descrizione Menù:
Culatello de nera parmigiana, voto 10. Mortadella al coltello. Salumi dell’Emilia e giardiniera. Carne cruda di razza frisona. Crostini con fegatini di pollo. Cipolla dorata ripiena di fegati di coniglio. Frittatina morbida con cipollotto e balsamico. Top. Acciughe Cantabrico con pane e burro. Lumache vignarole con erbette dell’orto. Midollo di vitello alla brace. Introvabile. Top. Tortellini alla panna d’affioramento del Mirasole, (nome registrato, Ndr), voto 10 e lode. Tortelli fior di ricotta parmigiano e burro fuso, Top. Tortellini in doppio brodo di gallina, Top. Voto 10. Tagliatelle ragù del cortine (rigaglie di pollo), Top. Lasagne verdi alla ortica, ragù del cortile, panna affioramento. Cannelloni al forno con ricotta del Caseificio e mortadella. Mezzi rigatoni cacio e pepe, Top. Strettine culatello ed asparagi. Faraona alla cenere. Coratella d’abbacchio al cacio ed uova. Top. Rarità. Cervella e zucchine fritte. Top. Rognone di vitello trifolato: top e rarità. Costola di vitella in cotoletta bolognese: stupenda, piatto goloso, voto 10 e lode. Polpette vitello e mortadella e piselli. Piccione in casseruola. Per i patiti. Top. Tegamino di galletto limone ed alloro. Bistecca fiorentina di Vacca Vecchia a lunga frollatura, Top, voto 10. Collo reale di vacca vecchia. Fracosta di maiale con cotica. Salsiccia loro produzione. Agnello brace. Cosciotto pecora allo spiedo. Calamaretti borsotti sulla brace.
Dolci: gelato di crema all’aceto balsamico Modena.
– Olio, sale, aceto. Sale e aceto di alta qualità.
– Caffè: ottimo.
– La Cantina e l’acqua: Vini con scelta importante.
– Piatti consigliati: Tortellini panna affiorata. Cotoletta bolognese.
Verdetto finale: location esterna 8; il locale 9,5; servizio 9+. Voto globale sul menù 9-10 lode; il conto 8.
“Sulla Porta”. Il locale vanta le Placche delle seguenti Guide:
– Praticamente è su tutte le Guide:
– 4live.it
– www.viaemiliaristoranti.it
– Via Emilia golosa.it
Puoi anche provare:
A BO: Gigina via Stendhal; Sandro al Navile; Diana. A Castelfranco Emilia: Lumira chef Borsarini. A Trebbo di Castelmaggiore: Max Poggi.
Gigi Arpinati