
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore.
«Allo scoccare dei miei 45 anni mai avrei pensato di dover incappare in un disservizio che rasenta a dir poco il ridicolo. Nella mattinata di ieri sabato 5 aprile, alfine di procedere ad un follow-up di controllo della pressione arteriosa, per motivi di salute personali, mi accingevo all’ex farmacia Tognoli. Alla mia richiesta del controllo della pressione di cui sopra mi vedevo, seppur con gentilezza, respingere dal personale, poiché sentenziava di non poter disporre dell’apparecchio apposito, vista la mancata autorizzazione da parte della Asl, causa la mancanza di spazio nei locali, e nell’impossibilità di poter predisporre un open-space dedicato invitandomi così a rivolgermi ai colleghi della farmacia Fabbri in Piazza Garibaldi. Se i fatti espostimi divengono rispondenti al vero, pur comprendendo il trattarsi di una storica attività, quanto accaduto a me è assolutamente e senza mezzi termini, ridicolo. Ribadisco il trattarsi di una farmacia, ove i cittadini, magari già cagionevoli di salute, poiché anziani o fragili, si recano a rigor del vero poiché non in stato di buona salute» (Cristian Grandini).