
«Nei giorni scorsi la stampa locale ha riportato le dichiarazione dell’assessore Petetta relative alla decisione dell’Amministrazione comunale di Forlì di utilizzare il residuo delle donazioni del fondo alluvioni, pari a 125.000 euro, per l’acquisto di sacchi autoespandenti da distribuire alle famiglie colpite dall’alluvione del maggio 2023. Tale proposta risulta essere stata concordata il giorno 20 marzo con “i comitati di quartiere uscenti”. In proposito ci chiediamo se non sarebbe stato più opportuno posticipare l’incontro di qualche settimana per discuterne con i nuovi comitati eletti il 30 marzo e dare così a questi il tempo e il modo di confrontarsi con i cittadini. E infatti i cittadini, non informati, non hanno tardato a fare sentire, specie sui social, la loro voce e le loro rimostranze sia per il mancato coinvolgimento che per la scelta in sé» è il commento di Loretta Poggi ed Elisa Massa consigliere comunali gruppo del Partito Democratico.
«Come gruppo consigliare del PD abbiamo quindi presentato nel consiglio comunale del 8 aprile un’interrogazione con la quale si chiedeva quali requisiti fossero previsti per individuare i beneficiari della fornitura di sacchi. Nella sua risposta l’assessore Petetta ha innanzitutto ricordato che il denaro delle donazioni deve essere utilizzato esclusivamente a favore delle famiglie alluvionate, ha poi confermato l’intenzione dell’amministrazione di procedere all’acquisto dei sacchi autoespandenti ed infine ha precisato che la procedura è in fase di elaborazione ed i criteri non sono ancora stati definiti. Posto che i sacchi autoespandenti possono senz’altro rappresentare un utile mezzo di protezione per coloro che, per vari motivi, non hanno la possibilità di dotarsi di altri sistemi di protezione (purchè sia chiarito come dovrà avvenire lo smaltimento al temine del loro ciclo di vita) in questo momento va opportunamente tenuto in considerazione che in Regione è in corso l’esame delle domande presentate per ottenere il contributo per l’acquisto di paratie, per cui la fornitura dei sacchi autoespandenti da una parte potrebbe non essere di interesse per chi accederà al contributo mentre, viceversa, potrebbe essere di interesse per quei cittadini che non hanno potuto partecipare al bando» insistono le consigliere Dem.
«Preso atto di ciò abbiamo ritenuto opportuno formulare alcune proposte per individuare la “platea dei beneficiari”. Tra i requisiti di partecipazione al bando comunale si potrebbero quindi privilegiare le seguenti categorie di alluvionati: gli inquilini o i proprietari non residenti. Il bando regionale infatti è riservato ai soli proprietari residenti escludendo di fatto le abitazioni occupate da famigliari, quelle in comodato, quelle date in affitto. Ancora una volta gli inquilini rischiano di essere esclusi; i titolari di esercizi commerciali. Nei quartieri alluvionati le attività commerciali, i negozi di vicinato, a stento si sono sollevati, spesso con le loro sole forze, tenuto conto delle difficoltà per le aziende di accedere alle varie forme di risarcimento. Gli alluvionati che, avendo avuto danneggiate le sole pertinenze, non avevano i requisiti per richiedere né il CIS né partecipare al bando regionale delle paratie. Proceduralmente assegnare i sacchi indistintamente a coloro ai quali è stato riconosciuto il CIS o il CAS sarebbe il sistema più semplice, ma ci chiediamo se sarebbe anche quello più equo ed efficace a raggiungere lo scopo» concludono Loretta Poggi ed Elisa Massa.