Giuliani arredamenti, siglato l’accordo. Bravi: «Un tavolo per l’attivazione degli ammortizzatori sociali”

Kevin Bravi Giuliani

Non posso che essere molto soddisfatto per l’accordo, sopraggiunto nella serata di ieri, tra sindacati e Giuliani Arredamenti”. L’assessore Kevin Bravi esulta a margine della risoluzione della controversia alla Giuliani Arredamenti. “È una vittoria di tutti, frutto di un dialogo costante e proficuo tra le istituzioni e i sindacati, i lavoratori e i vertici dell’azienda. Ci tengo in particolare a ringraziare la Prefettura di Forlì Cesena, la Regione e i rappresentanti della Provincia per la disponibilità dimostrata in queste difficili settimane di sciopero verso tutte le parti in causa. Da parte di tutte le istituzioni, compreso il Comune di Forlì, non è mai mancata la volontà di sostenere il dialogo con le parti sociali e giungere a una soluzione condivisa della vertenza che garantisse prima di tutto i diritti e la dignità dei lavoratori”.

Ci siamo riusciti, e poterla celebrare alla vigilia del 1° maggio ne rafforza il valore. L’impegno assunto dalla Giuliani Arredamenti nei confronti dei lavoratori testimonia il senso di responsabilità dell’intera azienda e la volontà di rafforzare, stabilizzandoli, i livelli occupazionali interni allo stabilimento. Questo atteggiamento e l’apertura al dialogo rappresentano la cartina di tornasole di un settore chiave del nostro territorio, composto da circa 5.000 addetti e 180 imprese, impegnate a garantire ogni giorno la sostenibilità e qualità del distretto” insiste l’assessore forlivese.

Un distretto, è bene ribadirlo, che nonostante una crisi generalizzata del settore è caratterizzato da imprenditori lungimiranti e coraggiosi. Come Comune – conclude l’Assessore Bravi – terremo alta l’attenzione sull’intero comparto del mobile imbottito e, per quanto riguarda questa particolare situazione, abbiamo già attivato questa mattina insieme all’assessore Angelica Sansavini un tavolo di confronto con i sindacati per l’attivazione degli ammortizzatori sociali e altre forme di sostegno ai lavoratori più fragili”.

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