
“L’Ausl Romagna dovrebbe valorizzare realmente il proprio personale infermieristico, anziché tagliare servizi essenziali ai cittadini“. A parlare è il consigliere regionale Luca Pestelli di Fratelli d’Italia, firmatario della interrogazione depositata in Regione e relativa al “progetto pilota” secondo cui l’Ausl Romagna, dal mese di giugno, prima nei territori di Forlì e Cesena ma poi anche in tutta l’area di pertinenza, negherà la presenza a bordo dell’infermiere ad almeno una delle ambulanze simultaneamente in servizio e coordinate dalla centrale 118.
“Il servizio di 118 si trova già ad oggi in forte difficoltà a rispondere alle esigenze del territorio, a causa dell’ingente numero di richieste di cui infermieri e medici, con professionalità, si fanno quotidianamente carico nell’interesse della salute della cittadinanza – spiega Pestelli -. A bordo del mezzo capita spesso che si debbano mettere in atto manovre e terapie necessarie per il paziente: l’assenza dell’infermiere comporterebbe inevitabilmente un abbassamento di efficacia ed efficienza nel servizio, non garantendo la giusta risposta alle necessità di cura della persona soccorsa. Piuttosto che tagliare servizi a fronte delle carenze di personale dovute alle numerose dimissioni che si registrano, l’Ausl dovrebbe impegnarsi per affrontare realmente il problema e migliorare la propria gestione del personale stesso, valorizzando professionalmente gli infermieri e non costringendoli a carichi insostenibili di lavoro. Il servizio reso a bordo dei mezzi di soccorso dagli infermieri è fondamentale per la tutela della salute dei cittadini, e va pertanto salvaguardato“.
“Per questo motivo – chiosa Pestelli – ho depositato un’interrogazione, per chiedere alla Giunta Regionale se e quando saranno effettuati questi tagli al personale infermieristico a bordo delle ambulanze, e anche quanti interventi, su base annuale, sono compiuti in media da un’ambulanza della Centrale Operativa 118, per comprendere le ricadute sociali di un provvedimento di questo tipo“.