Rinnoviamo Forlì: “Dove sono i rendiconti delle spese elettorali?”

candidati di RinnoviAmo Forli

Rinnoviamo Forlì ha presentato un’interrogazione che pone l’attenzione sull’omessa pubblicazione, da parte del Comune, delle dichiarazioni di spesa elettorale di sindaco, assessori e consiglieri ad un anno dalle elezioni. L’atto, firmato dalla consigliera Elena Colangelo, chiede conto di un obbligo di trasparenza. Entro tre mesi dal voto i resoconti sulle spese di propaganda – corredati da eventuali contributi ricevuti, come prevede la legge, devono comparire nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito istituzionale.

«A differenza di quanto già avvenuto nei portali di Cesena, Modena e Ferrara, Comuni che hanno rinnovato le amministrazioni nello stesso periodo, in nessuna sezione del sito forlivese si trovano i documenti richiesti, bensì vi si trovano solo le dichiarazioni delle scorse elezioni del 2019. L’assenza non dipenderebbe da difficoltà tecniche: le dichiarazioni sono state consegnate agli uffici e basterebbe caricarle online, sottolineano i proponenti, ricordando che l’Autorità Nazionale Anticorruzione indica con precisione dove e come renderle accessibili» è l’interrogazione della lista civica RF.

La consigliera Colangelo, illustrando le ragioni dell’iniziativa, osserva che la trasparenza sulle spese elettorali consente ai cittadini di valutare eventuali condizionamenti economici sull’attività politica e rappresenta una barriera preventiva contro fenomeni corruttivi; proprio per questo, aggiunge, la mancata pubblicazione rischia di ledere il principio di parità tra le forze in competizione e di incrinare la fiducia nell’istituzione.

«L’interrogazione dovrebbe essere calendarizzata per la discussione nel Consiglio previsto per il 10 giugno, quando l’Amministrazione sarà chiamata a indicare le ragioni dell’omissione e quando preveda di mettere a disposizione i documenti. Rinnoviamo promette di vigilare sull’adempimento, sperando che non si consolidi un precedente di opacità che la vita democratica locale non può permettersi» conclude il Gruppo Consiliare Rinnoviamo Forlì.

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