
Incremento annuo delle imprese straniere attive nel territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) a fine giugno, superiore alla crescita regionale e nazionale, secondo i dati Infocamere-Movimprese, elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna. Con riferimento alle incidenze settoriali sul totale, le imprese straniere sono concentrate in prevalenza nelle costruzioni, nel commercio e nell’alloggio e ristorazione; in termini di incidenza delle stesse sul totale delle imprese attive, invece, i settori maggiormente rappresentativi risultano essere, rispettivamente, sempre le costruzioni, seguite dai trasporti e dal commercio. In un contesto in cui prevalgono nettamente le imprese individuali, si rileva una decisa crescita delle società di capitale.
Le imprese straniere: Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
Al 30 giugno nel sistema aggregato Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) si contano 9.388 imprese straniere attive, che costituiscono il 13,4% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 3,7%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).
I principali settori economici risultano le costruzioni (35,7% delle imprese straniere), il commercio (24,4%), l’alloggio e ristorazione (10,0%), l’industria manifatturiera (7,2%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (6,5%), i trasporti (4,0%) e le attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese) (3,9%).
Le imprese straniere con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono, rispettivamente, alle costruzioni (31,6%), ai trasporti (18,6%), al commercio (16,0%), alle attività amministrative e di servizi di supporto (14,5%), alle altre attività di servizi (14,1%), all’alloggio e ristorazione (12,7%) e all’industria manifatturiera (12,0%).
Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese straniere sono imprese individuali (76,6% del totale), alle quali seguono, con molto distacco, le società di capitale (16,0%) e le società di persone (7,0%); nel confronto con l’anno precedente crescono decisamente le società di capitale (+8,7%), seguite dalle imprese individuali (+2,8%) e società di persone (+2,0%).
Le imprese straniere: focus provinciale Forlì-Cesena
Al 30 giugno in provincia di Forlì-Cesena, si contano 4.279 imprese straniere attive, che costituiscono il 12,1% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia); nel confronto con il 30 giugno 2024 si rileva un aumento delle imprese straniere del 4,5%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).
I principali settori economici risultano le costruzioni (38,3% delle imprese straniere), il commercio (20,6%), l’industria manifatturiera (10,3%), l’alloggio e ristorazione (8,4%), le altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone, 7,2%), i trasporti (4,4%) e le attività amministrative e di servizi di supporto (tra cui i servizi alle imprese, 3,4%).
I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive sono, rispettivamente, costruzioni (29,7%), trasporti (16,5%), industria manifatturiera (13,5%), alloggio e ristorazione (13,4%), commercio (13,3%), altre attività di servizi (13,1%) e attività amministrative e di servizi di supporto (12,4%).
Riguardo alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (79,4% del totale), seguite, a debita distanza, dalle società di capitale (14,2%) e società di persone (6,1%); in termini di variazione annua crescono decisamente le società di capitale (+11,4%), a cui seguono le imprese individuali (+3,5%) e le società di persone (+2,3%).
In un contesto di analisi territoriale, poi, si evidenzia come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 55,2%) si trovano nei Comuni di Forlì (35,4%) e Cesena (19,8%), ossia nei “Grandi centri urbani”; presenza importante anche nei Comuni di Cesenatico (8,2%), Forlimpopoli (2,7%) e Bertinoro (2,1%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 13,0%), e di Savignano sul Rubicone (8,1%), Gatteo (4,2%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (3,2%) e Longiano (1,3%) (”area del Basso Rubicone”, totale 20,7%). Ad essi vanno aggiunti i Comuni di Meldola (2,0%, Valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6%, Valle del Montone) e Mercato Saraceno (1,1%, Valle del Savio).
In sintesi, il 53% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 47% nel comprensorio di Forlì. I Comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese straniere sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Savignano sul Rubicone (21,6%), Gatteo (20,2%), San Mauro Pascoli (16%), Gambettola (15%), Forlì (14,8%), Castrocaro Terme e Terra del Sole (12,2%), Cesenatico (11,5%), Forlimpopoli (11,5%), Meldola (10,5%) e Borghi (10%). Infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali (le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità) sono, nell’ordine, Albania (765 imprese), Romania (411), Cina (375), Marocco (324) e Tunisia (164); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 60,0% del totale straniero.