Tunnel temporale

Roberto Balzani

Stamane, alla stazione di Bologna, ho visto, accovacciato su un cordolo, un giovane che leggeva “Addio alle armi” in questa storica, indimenticabile edizione. In quel momento ho ricordato di aver guardato un altro giovane, seduto su un gradino che portava alla camerata di una caserma, mentre, in divisa verde oliva, leggeva lo stesso libro, quasi 40 anni fa. Che cosa significa questa scheggia di memoria involontaria? Di per sé, nulla.

Salvo confermare il fatto che il presente in cui viviamo è plasmato in buona parte da frammenti e da squame di passato, depositate in forma per lo più erratica, sedimenti trasparenti e invisibili. Non li recuperiamo in automatico, come farebbe una AI efficiente: li attiviamo senza che ce ne rendiamo conto sulla base di una sensazione vissuta, alla quale è associata un’immagine anche banale come questa.

Roberto Balzani

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