
Nel primo semestre dell’anno, in provincia di Forlì-Cesena, la numerosità delle imprese attive è stabile e il saldo tra imprese artigiane iscritte e cancellate è positivo. Crescono le attività artigiane nei settori dei servizi alla persona, dei servizi alle imprese, nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, nei servizi di ICT e nel Commercio. Lieve calo nelle costruzioni, mentre risultano in flessione manifatturiero, attività di alloggio e ristorazione e trasporto. Queste, in sintesi, le principali risultanze relative alla dinamica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre appena trascorso, derivanti dai dati Infocamere-Movimprese elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna.
Sistema imprenditoriale: area Romagna – Forlì-Cesena e Rimini
In base ai dati Infocamere-Movimprese, elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre del 2025 riporta 966 iscrizioni al Registro imprese e 914 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di 52 unità. Al 30 giugno, sono 20.963 le imprese artigiane attive, -0,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (-1,6% il trend regionale e -1,2% quello nazionale). Alla data in esame, il 29,9% delle imprese attive totali è artigiana, a fronte del 30,5% dell’Emilia-Romagna e del 24,5% dell’Italia. Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza assoluta delle forme giuridiche artigiane (il 73,1%), sono in aumento del 2,4%. Le società di capitale, che costituiscono l’8,0% delle imprese artigiane del territorio, sono in aumento del 6,8%. In flessione le società di persone (-4,2%) che costituiscono il 17,2% del totale imprese artigiane.
Per quel che riguarda i settori economici i principali risultano, nell’ordine: costruzioni (40,5% l’incidenza sul totale delle imprese attive, -0,2% la dinamica rispetto al 30 giugno 2024); manifatturiero (18,9%) in diminuzione del 2,9%; “altre attività di servizio” (che comprendono i servizi alla persona come acconciatori e centri estetici) (13,2%) in crescita dell’1,3%; “trasporto e magazzinaggio” (7,1%) in flessione dello 0,6%. Variazioni negative per il commercio (incidenza pari al 5,2%, -0,4%), attività di alloggio e ristorazione (incidenza 5,0%, -1,0% la dinamica); in aumento, invece, le attività artigiane nei servizi alle imprese (“noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, incidenza del 3,7% sul totale, +4,7% la dinamica), nelle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 2,5%, +2,6% la variazione), nei servizi di ICT (incidenza 1,7%, +8,0% la dinamica).
Sistema imprenditoriale: focus sulla provincia di Forlì-Cesena
In base ai dati Infocamere-Movimprese, elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, la dinamica anagrafica delle imprese artigiane nel corso del primo semestre del 2025 in provincia di Forlì-Cesena riporta 506 iscrizioni al Registro imprese e 487 cessazioni (al netto delle cancellazioni d’ufficio), con un saldo positivo di 19 unità.
Al 30 giugno, sono 11.345 le imprese artigiane attive, -0,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (-1,6% il trend regionale e -1,2% quello nazionale). Circa una impresa attiva su 3 (Il 32,0%) è artigiana, a fronte del 30,5% dell’Emilia-Romagna e del 24,5% dell’Italia. Le ditte individuali, che rappresentano la maggioranza assoluta delle forme giuridiche artigiane (72,8%), sono in aumento dello 0,5% rispetto ai 12 mesi precedenti. In flessione, invece, le società di persone (17,7% l’incidenza, -4,3% la dinamica).
La stabilità delle attività artigiane riguarda quasi tutte le aggregazioni territoriali della provincia di Forlì-Cesena, con alcune eccezioni: nelle Vallate, territorio ad elevata intensità di imprese artigiane e dove si localizza il 18,5% dell’artigianato provinciale, si rileva una contrazione del -1,1%, così come nei territori collinari (‑0,9%), in montagna (-2,2%), nei Comuni della Riviera (-0,4%), nell’area del Basso Rubicone (caratterizzata dalla più elevata intensità di attività artigiane, dove 4 imprese su 10 sono artigiane N.d.R.) (-0,6%) e nel Comprensorio di Forlì (dove ha sede il 45,1% delle imprese artigiane della provincia) (-0,7%). In crescita le attività artigiane nel Comune di Cesena (+0,7%), dove si localizza il 21,7% delle imprese artigiane provinciali.
Con riferimento ai principali settori economici si ritrovano, nell’ordine, Costruzioni (39,6% incidenza sul totale delle imprese attive) in flessione dello 0,3% rispetto al medesimo periodo del 2024, manifatturiero (incidenza del 20,0%, -2,9% la dinamica), le “altre attività di servizio” (13,4% del totale, +1,3%), il “trasporto e magazzinaggio” (incidenza pari al 7,6%, -0,8%) e il commercio (5,4% del totale, +0,8%). In diminuzione le attività di alloggio e ristorazione (incidenza del 4,3%, variazione del -1,8%), mentre crescono le attività artigiane nei servizi alle imprese (“noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”, incidenza del 3,5%, +3,9% la dinamica), nelle “attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 2,5%, +2,6% la variazione) e nei servizi di ICT (incidenza 1,7%, +11,2% la dinamica).
I settori che si confermano a più elevata intensità artigiana sono quelli delle altre attività di servizio (comprendenti attività di acconciatore e centri estetici), le costruzioni, i trasporti e il manifatturiero. I settori che si confermano a più elevata intensità artigiana sono le costruzioni, il manifatturiero, le altre attività di servizio (comprendenti attività di acconciatore e centri estetici) e i Trasporti.