La segnalazione. I Verdi spieghino le differenze tra i pini di Via Roma e la vegetazione lungo il Montone

guado crollato fiume montone

«Sono assolutamente trasalito quando durante la consueta passeggiata ho osservato il risultato dell’intervento delle maestranze appaltate dalla Regione Emilia-Romagna per ripulire e deforestare gli argini del fiume Montone in corrispondenza del guado crollato, trasformando la rigogliosa vegetazione in un paesaggio lunare. Posto lo sprezzo del pericolo dei presunti ordigni inesplosi pubblicati e mai ubicati dai dirigenti regionali e provinciali, restiamo sempre in attesa di sapere il motivo per il quale agli interventi di taglio della vegetazione non corrisponda la raccolta del risultato che, come si vede dalle foto, resta depositato nell’alveo e lungo le sponde. Ci sorprende l’assordante silenzio degli esponenti del movimento Europa Verde, integralisti difensori ed oppositori di ogni taglio di alberi ed arbusti» è la segnalazione di Raffaele Acri del Comitato Quartiere Resistenza.

«Ci piacerebbe infatti ascoltare il parere dei Verdi in merito alla deforestazione che sta interessando chilometri di sponde del fiume Montone dal territorio di Castrocaro fino a Forlì. E ci piacerebbe capire se il taglio di centinaia di alberi disposto dalla regione Emilia-Romagna, sostenuta da una maggioranza che comprende Europa Verde, sia necessario per la messa in sicurezza del tratto fluviale. Ci piacerebbe comprendere quale sia la differenza, invece, con l’osteggiato taglio dei pini marittimi di viale Roma, o di quello atteso di via Piancastelli, per liberare residenti ed utenti dalla iattura e pericolo delle radici esposte in superficie» conclude Raffaele Acri.

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