
Riceviamo e volentieri pubblichiamo la segnalazione di un nostro lettore.
«Segnalo ancora una volta la drammatica condizione di via Bagalona a Santa Maria Nuova, frazione di Bertinoro. Quella che dovrebbe essere una normale strada di collegamento è invece un percorso di guerra, disseminato di buche profonde, avvallamenti e crepe che non rappresentano semplici disagi, ma vere e proprie trappole mortali. Non si contano più ruote danneggiate, cerchioni distrutti, auto e moto compromesse. E non si può dire che il problema sia sconosciuto: poco più di un anno fa avevo già fatto una segnalazione formale, chiedendo un intervento urgente. Purtroppo, la mia voce – come quella di altri cittadini – è rimasta inascoltata. Da allora le condizioni sono peggiorate e noi residenti ci sentiamo completamente abbandonati. Le istituzioni locali sembrano ricordarsi di Santa Maria Nuova solo in occasione delle inaugurazioni ufficiali, con nastri da tagliare e sorrisi di circostanza. Ma quando si tratta di sicurezza, manutenzione e tutela dei cittadini, calano il silenzio e l’assenza. Che tristezza, che senso di impotenza.
E come se non bastasse, su via Bagalona esiste anche una strettoia pericolosissima: riduce la carreggiata a una corsia misera, senza un’adeguata segnalazione. In quel punto il disagio si trasforma in paura, perché i TIR che transitano non rallentano e non lasciano margini di sicurezza. Chiunque si trovi a incrociarli deve sperare nella buona sorte, stringendo i denti e affidandosi alla fortuna. Una vera e propria roulette russa su strada pubblica. Ieri ho vissuto in prima persona un episodio che sintetizza bene il pericolo quotidiano.
Un motociclista davanti a me ha improvvisamente perso il controllo, costretto a zigzagare per decine di metri tra le buche. Io ero dietro, pronto a chiamare i soccorsi, certo che da un momento all’altro sarebbe caduto rovinosamente. Solo i suoi riflessi pronti e un pizzico di fortuna hanno evitato la tragedia. Poco dopo, tremante e in lacrime, si è fermato all’ombra di una casa. Ha chiamato i familiari e, per non spaventarli, ha detto che sarebbe arrivato “in ritardo per il traffico”. Ma noi sappiamo bene che non era il traffico il suo problema: era la strada. E allora mi chiedo, e vi chiedo: quanti altri episodi come questo devono accadere? Quanti danni, quanti rischi, quanti incidenti prima che qualcuno intervenga seriamente? Dobbiamo davvero aspettare una vittima?
Via Bagalona è oggi il simbolo di un’Italia che troppo spesso dimentica i suoi cittadini. Noi, abitanti di Santa Maria Nuova, chiediamo rispetto, dignità e sicurezza. Non vogliamo piangere una tragedia annunciata, vogliamo soluzioni immediate. E per chi non ci crede, ecco un invito amaro: volete una scarica di adrenalina? Venite a fare una vacanza sulle strade di Santa Maria Nuova. Non serve andare in pista o in montagna: basta percorrere via Bagalona per sentire la paura sulla pelle. Con fiducia nella vostra sensibilità, vi ringrazio per l’attenzione e spero che la vostra voce possa amplificare il nostro grido d’allarme» Giuseppe Battista