È il monumento “verde” più bello della nostra zona. Tutte le volte che percorriamo la Cervese con destinazione mare, questo gigante della natura ci attira l’attenzione. Il Platano di Carpinello è uno straordinario albero secolare (Platanus Orientalis) alto più di 30 metri e con una circonferenza di 6 metri. Ha un aspetto splendido; così naturale e senza assurdi “capitozzamenti” effettuati dall’uomo. Da più di 20 anni fa parte dell’elenco degli alberi monumentali d’Italia.
L’imponenza di questo gigante fa sembrare quasi dei cespugli alcuni alberi ‘normali’ presenti lì vicino. Protetto da una staccionata che gli conferisce un ulteriore deferenza, questo straordinario albero faceva parte di un bosco, costituito principalmente da cedri e magnolie, appartenente alla famiglia dei nobili Conti Orsi-Mangelli. Durante la seconda guerra mondiale il bosco fu abbattuto per ottenere legname, ma per fortuna fu risparmiato il platano.
Da allora fino ad oggi il maestoso Platano di Carpinello domina un campo ad uso agricolo. Questa incredibile pianta secolare è contornata da storie o leggende più o meno veritiere. Si pensa, a detta dei racconti popolari, che perfino Anita Garibaldi si riposò all’ombra dell’imponente pianta pochi giorni prima della sua morte. Altra storia, o leggenda, ricorda che nel secondo dopoguerra un fulmine si abbatté nella parte alta dell’albero, ma il fuoco sprigionato si spense immediatamente.