
Da qualche giorno ai Giardini di Serravalle di Cesena c’è una panchina bianca, simbolo della libertà di stampa e testimone dei sacrifici patiti da giornalisti, reporter e operatori per il diritto all’informazione libera, corretta, responsabile. Una panchina dove sedersi per leggere, riflettere, aprire confronti, costruire rispetto, alimentare pluralismo. È una iniziativa che abbiamo lanciato come sindacato dei giornalisti romagnolo e che il Comune di Cesena ha raccolto e realizzato insieme a noi.
Alla presentazione abbiamo condiviso riflessioni significative sulle principali minacce alla stampa libera e pluralista: precariato, mancanza di compensi dignitosi, pressioni e ingerenze, ostacoli ad affermare il valore deontologico di chi svolge la professione con correttezza. Poi c’è la violenza, verbale e fisica. Quella delle mafie e delle realtà radicalizzate ma anche del bullismo dei nostri tempi che interessa singole persone e gruppi.
Una dimensione aberrante è rappresentata da ciò che avviene sui fronti di guerra dove, negli ultimi due anni, sono stati uccisi centinaia di giornalisti e operatori. Ammazzati deliberatamente. Se gli attacchi a ospedali, scuole e giornalisti avvengono di continuo, significa che questi punti sensibili della società (tra i quali coloro che raccontano i fatti) sono obiettivi militari. Su questo e altro speriamo che la panchina bianca contribuisca a far riflettere e a suscitare sentimenti di responsabilità civica.
Alla presenza di pubblicisti, professionisti ed editori sono intervenuti il sindaco Enzo Lattuca, il Segretario Generale Aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Matteo Naccari e il Presidente dell’Associazione Stampa Emilia Romagna Paolo Amadasi. Come Assostampa Forlì-Cesena abbiamo il progetto di posizionare panchine bianche nelle città e nei paesi della Romagna per tenere alta l’attenzione su un diritto democratico fondamentale come quello dell’informazione.
Per questo, in preparazione dell’80 anniversario della nascita della Repubblica e della elezione dell’Assemblea Costituente, che avrà come momento centrale il 2 giugno 2026, stiamo preparando incontri con studenti e cittadini dedicati ad approfondire il tema della libertà di pensiero e d’espressione, il diritto/dovere dell’informazione e quanto, in proposito, è contenuto nella Costituzione della Repubblica italiana.
Mario Proli