
«Italia Viva Forlì accoglie con vivo interesse l’intesa raggiunta tra il sindaco di Forlì e quello di Ravenna per l’adeguamento della SS67 Ravegnana, un’infrastruttura strategica che necessita di interventi ormai non più rinviabili per rispondere alle esigenze crescenti del traffico e alle nuove prospettive di collegamento tra le due città.
Si tratta di un passo avanti importante, che conferma come la programmazione delle infrastrutture debba essere affrontata in una logica di area vasta e non più con una visione ristretta ai soli confini comunali. Finalmente le idee messe in campo dall’ex sindaco di Ravenna De Pascale, il potenziamento del porto, l’avvio di impianti per l’energia eolica, lo sviluppo degli accumulatori di idrogeno, vengono accolte e rilanciate dalla nuova amministrazione, segno che la direzione intrapresa è quella giusta e condivisibile» si legge in una nota dei renziani.
«Naturalmente, la situazione finanziaria impone delle scelte: i primi interventi saranno concentrati sulle strozzature più gravi della Ravegnana, in particolare a Coccolia e Ghibullo, tratte critiche che ricadono nel territorio ravennate. È una decisione comprensibile, che tuttavia lascia aperta una questione fondamentale: quale sarà il piano complessivo per il futuro della Ravegnana e dei collegamenti tra Ravenna e Forlì? Tutto ciò avrebbe un senso compiuto se fosse prevista una prospettiva chiara anche verso il nostro scalo merci e l’aeroporto Ridolfi, infrastrutture che possono diventare leve decisive per lo sviluppo del territorio forlivese. Al tempo stesso, è evidente che per Ravenna resti una priorità naturale e legittima il collegamento con Bologna» insiste Italia Viva.
«In questo contesto, ciò che manca è la capacità di Forlì di giocarsi fino in fondo le proprie carte. La nostra città dispone infatti di asset strategici che vanno messi a sistema: lo scalo ferroviario, la possibile stazione dell’alta velocità, la zona industriale di Villa Selva, gli insediamenti universitari che formano ingegneri nei settori meccanico, nautico e aerospaziale, senza dimenticare naturalmente l’aeroporto. Questi elementi, se coordinati con una visione chiara e lungimirante, possono rendere Forlì un nodo fondamentale non solo per la Romagna, ma per l’intero sistema regionale. Sono obiettivi importanti e decisivi per la Forlì del futuro. Perché la buona amministrazione non si misura soltanto sulla qualità, pur rilevante, dei servizi quotidianamente erogati, ma soprattutto sulla capacità di immaginare e costruire il domani. La domanda da porsi è semplice ma cruciale: come vogliamo che sia la nostra città tra vent’anni? La risposta non può che passare da un progetto ambizioso, capace di guardare oltre le contingenze e di trasformare Forlì in una realtà attrattiva, competitiva e sostenibile, all’altezza delle sfide europee e globali che ci attendono» conclude Italia Viva.