
La decima edizione di Ibrida Festival Internazionale delle Arti Intermediali, curata da Vertov Project, prosegue venerdì 26 settembre alla Fabbrica delle Candele di Forlì con un programma multiforme, in sintonia con il titolo-tema 2025: Moltitudine.
Dalle ore 10,30 alle 13,30 e dalle ore 15,00 alle 18,00 Igor Imhoff guiderà il workshop Interactive Installation, introduzione pratica a TouchDesigner, software per la creazione di installazioni e performance interattive in tempo reale. Il corso è rivolto a principianti e non richiede conoscenze di programmazione: l’obiettivo è comprendere la logica visiva del software e scoprire le sue possibilità creative.
Per tutta la serata, dalle ore 19,30 alle 24,00, si potranno fruire opere di videoarte da USA, Belgio, Italia, Germania, Iran, Perù, Regno Unito, Cina, Francia e Canada, nonché le installazioni interattive di Max Magaldi, Igor Imhoff e Sara Koppel (USA).
Sono due i live in programma. Alle ore 21,00 sarà presentata Requiem di SVCCY e Pasquale Corrado, performance audiovisiva che reinterpreta il Requiem di Gabriel Fauré in chiave contemporanea: «Musica elettroacustica dal vivo e animazioni digitali in tempo reale guidano lo spettatore in un viaggio simbolico tra paesaggi cosmici e presenze archetipiche, evocando passaggio, trasformazione e trascendenza – spiegano gli artisti -.È un’esperienza sensoriale e rituale che mette in dialogo suono, visione e memoria».
Alle ore 22,30 è la volta di Drowned Paradise di Die! Goldstein, nome d’arte dell’artista multimediale andaluso, basato a Berlino, Diego Barronal. Drowned Paradise è un’esperienza audiovisiva immersiva che esplora le rovine dello spirito umano, sospeso tra distopie e utopie. Al centro, creature mistiche e paesaggi alterati si confrontano con elementi tossici: un ecosistema dissonante dove il consumismo digitale impatta sulla condizione umana e sulla natura stessa.