
Continuano, nel distretto di Forlì- Alta Vallata del Bidente, gli incontri relativi alla presentazione del progetto Infermiere di Famiglia e Comunità. Questa volta l’iniziativa si è svolta a Galeata, con la partecipazione del sindaco Francesca Pondini, della Direzione infermieristica di Forlì con Silvia Mazzini e Linda Prati, Morena Maraldi, del Dipartimento di Sanità Pubblica, Alessia Scardovi, di Giuseppe Benati Direttore del Dipartimento Cure Primarie e Medicina di Comunità di Forlì-Cesena, dei medici di medicina generale, degli infermieri di comunità.
“La serata – spiegano gli organizzatori – ha permesso di illustrare a tutta la cittadinanza gli ambiti di responsabilità dell’infermiere di famiglia. A livello comunitario, con attività trasversali di promozione ed educazione alla salute, integrazione con i vari professionisti tra ambito sanitario e sociale, mappatura e attivazione di possibili risorse formali e informali; a livello domiciliare per valutare i bisogni del singolo e della famiglia e organizzare l’erogazione dell’assistenza direttamente o indirettamente, valutando, per le situazioni assistenziali a medio-alta complessità, l’attivazione della rete territoriale; a livello ambulatoriale, come punto di incontro in cui gli utenti possono recarsi per ricevere informazioni, per orientare meglio ai servizi e prestazioni incluse nei livelli essenziali di assistenza rivolti alla prevenzione collettiva, alla sanità pubblica e all’assistenza di base, inclusi interventi di educazione alla salute, nella Casa della Comunità di Santa Sofia ed ambulatori di Galeata“.
“L’obiettivo – chiariscono – è di avvicinare le persone, specialmente quelle più fragili, e mettere in rete i professionisti e le risorse della comunità, a garanzia di percorsi più facili e risolutivi. L’applicazione di tale modello, nel territorio della Vallata Alto Bidente, garantirà l’anticipazione dei bisogni socio-sanitari e la mappatura delle fragilità sul territorio, anche al fine di contenere lo sviluppo di disabilità dovuta a patologie croniche ed offrire un’assistenza più personalizzata, attraverso una rete di servizi sempre più integrati tra loro. Gli infermieri di famiglia e comunità individuati per l’avvio della progettazione sono Luca Silvestroni, Susanna Leoni, Romina Rossi e Dalida Pesarini, coordinati dalla responsabile della Casa della Comunità Ilaria Ragazzini“.