
Dopo decenni di abbandono, lo storico zuccherificio riapre i cancelli alla città grazie a un intervento leggero e temporaneo concordato tra il Comune di Forlì e l’associazione culturale Spazi Indecisi. L’Amministrazione comunale, che nel novembre 2022 ha acquisito l’area con l’obiettivo di avviarne una futura riqualificazione, valorizzandone per prima cosa l’immenso polmone verde, ha scelto – dopo una serie di piccoli ma importanti lavori di messa in sicurezza del perimetro – di intraprendere una prima sperimentazione di riapertura accogliendo la proposta di Spazi Indecisi, da anni impegnata nella valorizzazione di luoghi in disuso, come ExAtr a Forlì e l’ex Acquedotto Spinadello a Forlimpopoli.
L’appuntamento è per domenica 5 ottobre con “If I turn into liminal sounds, you won’t catch me” a cura dell’artista Gaia Ginevra Giorgi. L’evento prevede due momenti: alle ore 16,00 una passeggiata d’artista e alle 18,00 una performance sonora. Entrambi i momenti sono aperti alla cittadinanza ma con prenotazione obbligatoria e ingresso contingentato. Alla passeggiata potranno prendere parte 70 persone, suddivise in due gruppi, e 90 persone potranno assistere al successivo evento musicale dal vivo.
La giornata è parte di Inno al perdersi, il festival diffuso dedicato a In Loco museo dell’abbandono curato da Spazi Indecisi e si inserisce nelle iniziative a supporto della candidatura di Forlì a Capitale Italiana della Cultura 2028, promossa insieme al Comune di Cesena, e nel progetto di rigenerazione urbana avviato dall’Amministrazione comunale, volto a restituire valore e funzione a un luogo simbolo della città.
«La riapertura dell’ex Eridania è un passaggio importante – dichiara il sindaco Gian Luca Zattini -. Grazie a un intervento rispettoso e condiviso, questo spazio torna ad essere accessibile ai cittadini e capace di generare nuove occasioni di incontro e cultura. L’Amministrazione e Spazi Indecisi hanno lavorato fianco a fianco, dando vita a questa prima iniziativa aperta alla città che rafforza il valore e l’identità intrinseca di tutta l’area: tra mura, flora, fauna e memorie. Siamo partiti da un’apertura temporanea perché la complessità e la fragilità di questo spazio richiedono un processo graduale, sicuro e rispettoso del patrimonio che caratterizza l’ex Zuccherificio».
«La riapertura temporanea di ex Eridania, grazie a un intervento leggero e alla collaborazione con l’Amministrazione comunale, è un momento molto importante per la comunità forlivese – afferma Spazi Indecisi -. Eridania è una cattedrale del lavoro e, insieme, un bosco spontaneo urbano. Non è uno spazio vuoto da riempire, ma un patrimonio da ascoltare. Eridania è già un parco archeologico post-industriale naturale, un luogo raro e prezioso che necessita di cura e di attenzione collettiva, come dimostrano le tante iniziative promosse da associazioni, storici e realtà forlivesi. Lo scopo di questa iniziativa è abitare Eridania con lo stesso rispetto con cui si entra in un bosco, in un luogo di culto, in un archivio di memorie».