Predappio Futura ricorda l’81° anniversario della liberazione del paese dal nazifascismo

Monica Fucchi Predappio futura

In occasione della data simbolo della liberazione del territorio predappiese dal nazifascismo, individuata dagli Alleati nel giorno 28 ottobre 1944 (in fatale coincidenza con l’anniversario della presa del potere del fascismo che purtroppo continua ad essere celebrata da movimenti neofascisti con liturgie inaccettabili e organizzazioni grottesche), i rappresentanti locali delle forze che si richiamano alla tradizione democratica e antifascista riunite nella coalizione civica “Predappio Futura” hanno ricordato l’anniversario rendendo omaggio a Giuseppe Ferlini, partigiano e sindaco della Liberazione.

Fu lui, patriota inquadrato nell’Ottava Brigata Garibaldi, che si presentò insieme ai soldati del Secondo Corpo d’armata polacco alle porte delle gallerie Caproni, dove erano rifugiate centinaia di persone, annunciando la cacciata dei nazisti dal paese. Il fronte si era spostato di pochi chilometri verso la pianura e qualche giorno dopo, a Fiumana, negli ultimi scontri per la liberazione del paese cadde un altro patriota, un ex seminarista impegnato come staffetta nella Resistenza: Primo Bravetti. Al cippo che lo ricorda, Predappio Futura testimonierà l’attenzione e la riconoscenza della comunità nell’anniversario della morte avvenuta il 1° novembre 1944.

Un pensiero speciale è stato rivolto anche al sindaco della Ricostruzione, Mastro Lupo, e a Ciro Farneti, sindaco socialista di Predappio cacciato dai fascisti e morto in seguito alle bastonature ricevute da una squadraccia di camicie nere. Insieme a loro, il pensiero è andato a tutti i Caduti nella lotta di Liberazione del territorio – i partigiani ricordati nel monumento del Parco comunale, i civili e i soldati polacchi – affinché il ricordo dei loro sacrifici unito al dramma di tutte le persone morte a causa della seconda guerra mondiale, il dolore delle loro famiglie, le sofferenze, le distruzioni materiali e le ingiustizie, siano di monito e di richiamo all’impegno in favore del rispetto, dell’uguaglianza, della pace. Rivendichiamo con forza l’importanza dell’antifascismo e dei valori della Resistenza che sono alla base della nostra Costituzione e appaiono più che mai punti di riferimento per i nostri tempi.

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