“Ti mando a Gaeta”. La confortevole prigione del colonnello Kappler

Roberto Balzani

All’Università di Cassino è stata affidata 30 anni fa la fortezza di Gaeta, un grande complesso medievale e borbonico, carcere militare fino al 1990. Ivana Bruno, Giulia Orofino e Luca Palermo, colleghi con un coraggio da leone e una passione incredibile per il patrimonio (che ha contagiato uno suolo di giovani), lo stanno poco a poco recuperando, costruendo con pazienza percorsi e racconti per renderlo finalmente accessibile. Oggi mi hanno fatto un regalo: mi hanno mostrato l’appartamento, riservato al colonnello Kappler per circa 30 anni.

Ambienti confortevoli, se confrontati con le camerate e le celle degli obiettori di coscienza e dei testimoni di Geova. Il responsabile delle Ardeatine non se la passava male, e riceveva spesso regali e visite. Una storia da vedere, a questo punto (anche se non subito: i lavori prenderanno ancora diverso tempo). Hanno anche individuato la torre dove nel 1870 fu rinchiuso Mazzini. Inaccessibile al momento, però. Ma mai dire mai… Prima inaugurazione del nuovo itinerario di visita: 9 dicembre. Faremo di sicuro un “gemellaggio” con via Tasso.

Roberto Balzani

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