Percorso Maestri, connessioni teatrali per giovani tra i 14 e i 35 anni

fuori fabbrica delle candele

È stato presentato questa mattina, lunedì 3 novembre, nella Sala Arancio della Fabbrica delle Candele, il progetto formativo “Percorso Maestri – Connessioni Teatrali”, un nuovo programma dedicato ai giovani tra i 14 e i 35 anni che desiderano avvicinarsi al mondo del teatro, della performance e della creazione scenica contemporanea. Promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì e inserito nella programmazione culturale della Fabbrica delle Candele, il percorso nasce con l’obiettivo di offrire ai giovani del territorio un’occasione gratuita e concreta di formazione, sperimentazione e crescita artistica, valorizzando competenze, talenti e linguaggi espressivi.

Durante la conferenza stampa sono intervenuti Paola Casara assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Forlì; Marco Viroli coordinatore artistico della Fabbrica delle Candele; Federico Bellini ideatore e curatore del percorso teatrale “Connessioni Teatrali”.
«Questo progetto – ha dichiarato l’assessore Paola Casara – rappresenta un investimento sulla creatività e sulle competenze dei nostri giovani, in sinergia con le molte realtà del territorio che si occupano con passione di teatro. L’obiettivo è valorizzare chi opera a Forlì in questo ambito, dalle compagnie professionali alle associazioni amatoriali, creando una rete di collaborazione e crescita reciproca. È un progetto strategico su cui puntiamo molto, anche perché nasce direttamente dalle richieste e dalle proposte dei giovani. Il percorso “Connessioni Teatrali” non vuole sovrapporsi come un ulteriore corso di teatro, ma proporsi come un percorso di accompagnamento che permetta ai ragazzi di conoscere da vicino le realtà e i luoghi del teatro forlivese, di visitarli, incontrarli e di comprenderne i linguaggi e le esperienze».

«Crediamo che la formazione artistica sia un modo per costruire comunità, non solo competenze – ha dichiarato Rossella Ibba dirigente del Servizio Politiche per l’Educazione per i Giovani del Comune di Forlì. – Il teatro è incontro, relazione, racconto condiviso: un linguaggio che unisce le persone e restituisce significato al vivere insieme. Alla Fabbrica delle Candele vogliamo che i giovani trovino spazio, ascolto e libertà di esprimersi, scoprendo nella creatività un percorso di crescita personale e collettiva. Progetti come Connessioni Teatrali rappresentano al meglio questa visione: l’idea che la cultura possa essere partecipazione attiva, dialogo e costruzione di futuro».

Il coordinatore artistico Marco Viroli ha sottolineato come il Percorso Maestri si inserisca in una visione più ampia di progettazione culturale: «Con Connessioni Teatrali proseguiamo nel dare forma a una Fabbrica in continua crescita, sempre più viva, accessibile e partecipata, dove i linguaggi dell’arte diventano occasioni di relazione, comunità e identità condivisa». Il curatore Federico Bellini ha illustrato i contenuti del percorso: laboratori, masterclasses, incontri con le realtà produttive artistico-teatrali del territorio, studio del corpo e della voce, fino alla realizzazione di una restituzione pubblica finale.

«Il teatro è un atto di incontro – ha dichiarato Federico Bellini –. Con “Connessioni Teatrali” vogliamo creare uno spazio in cui i ragazzi possano sperimentare, riconoscere la propria voce artistica ed entrare in dialogo con le realtà teatrali del territorio, diventandone parte attiva. Nel corso del progetto, ai giovani partecipanti saranno mostrati e raccontati anche i luoghi del teatro forlivese, per far comprendere come si costruisce un percorso culturale sul territorio, tra palcoscenici storici, spazi sperimentali e nuove forme di produzione artistica. L’obiettivo è far vivere ai partecipanti un’esperienza completa: non solo formazione e laboratorio, ma incontro, scoperta e consapevolezza del valore che il teatro può avere come linguaggio di comunità e di crescita personale».

Il progetto si propone come esperienza gratuita per i giovani, con un calendario che si svilupperà nei prossimi mesi negli spazi interni della Fabbrica delle Candele. L’intero percorso tende a valorizzare le realtà teatrali operanti della città, in un viaggio di condivisione e collaborazione. L’intero progetto si articola in tre filoni dominanti: incontri, masterclasses e laboratori finalizzati alla creazione di una restituzione/spettacolo finale che aprirà la stagione Fabbrica Estate 2026. Per quanto riguarda gli incontri, saranno preliminari quelli dedicati alle imprese produttive artistico-teatrali che operano a livello professionistico sul territorio (Accademia Perduta/Romagna Teatri, Teatro Testori-Elsinor, Città di Ebla, Masque Teatro) che potranno offrire delle coordinate indispensabili per comprendere cosa significhi fare cultura all’interno di un mercato complesso e difficile come quello del teatro.

L’attività performativa sarà composta da laboratori e masterclasses, interamente dedicate al tema dell’acqua declinato in tutti i suoi aspetti. Dal laboratorio di drammaturgia di 7 incontri verrà elaborato il testo collettivo che sarà la base dello spettacolo finale e che costituirà larga parte del terreno su cui cimentarsi nel laboratorio di recitazione della durata di 10 incontri. Ogni Masterclass, della durata intensiva di uno o due giorni, dovrà anch’essa declinarsi su questo tema e produrre un frammento di lavoro che sarà parte integrante dello spettacolo finale; in questo mondo la restituzione finale si definirà quindi come un’autentica creazione condivisa dove alla regia spetterà principalmente un ruolo di coordinamento.

Le Masterclasses, che verteranno su quasi ogni aspetto dell’atto teatrale, saranno tenute da Daniela Piccari, Claudio Angelini e Michele Mele, Giampiero Pizzol, Cinzia Garavini, Beatrice Buffadini e dalla nota autrice–attrice Federica Rosellini, due volte premio Ubu e candidata al David di Donatello, mentre a Federico Bellini spetterà, oltre alla direzione dell’intero progetto, il lavoro sulla drammaturgia e la recitazione e l’allestimento dello spettacolo finale. Gli incontri serviranno non solo a far conoscere ai partecipanti il panorama teatrale forlivese, ma anche a raccontare e imparare cosa significhi fare teatro.

Ogni realtà coinvolta nel progetto porta con sé caratteristiche di eccellenza, che rende ciascuna di esse significativa in ambito nazionale: l’utilizzo di spazi urbani reinventati per il teatro e la creazione di Festival, soprattutto di sperimentazione, che si sono ritagliati un importante riconoscimento nazionale ormai da decenni (Accademia Perduta/Romagna teatri, Masque Teatro, Città di Ebla, Teatro Testori); strumenti teatrali del tutto innovativi come l’audiodescrizione, fiore all’occhiello del Centro Diego Fabbri; l’attenzione straordinaria posta al teatro-ragazzi, fino a constatare un dato di fatto straordinario, ovvero il numero di compagnie non professionistiche che operano a Forlì e che rappresentano un unicum, per numero di associazioni, soci e collaboratori, nell’intero territorio italiano, coordinate da Fo_Emozioni sotto la guida di Loretta Giovannetti.

L’acqua, se non è il primo elemento, è quello indispensabile. Non conosce divisioni, ma argini. Ospita isole, ma è la base senza la quale affonderebbero. In una delle città maggiormente colpite dall’alluvione, il recupero del senso positivo che porta con sé quest’elemento diviene un forte atto di politica culturale per affermare ciò che di buono porta un lavoro condiviso. Per informazioni: Tel o WhatsApp 3497038334, per iscrizioni: informagiovani.comune.forli.fc.it (iscrizione tramite Qr code).

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